Turismo: tassa di soggiorno si, tassa di soggiorno no

03 Agosto 2011   14:19  

  "In merito alla ben nota Tassa di Soggiorno, di recente istituzione, la Fiavet Abruzzo e Molise vuole esprimere la propria completa contrarieta' a questo ulteriore prelievo fiscale dalle tasche del mercato turistico nazionale".

Lo dice il presidente Agostino Ballone. "Come e' noto - aggiunge - la Tassa di Soggiorno e' stata istituita a livello nazionale lasciando ai Comuni la facolta' di poterla applicare secondo proprio regolamento; con lo stesso regolamento ogni Comune puo' anche variare, entro un certo range, l'importo e le modalita' di esenzione e distribuzione per le diverse categorie turistiche.

Questa modalita' di istituzione di una tassa da parte del Governo nazionale, che lascia ampia facolta' di manovra agli enti locali, rende di fatto l'offerta turistica del territorio nazionale molto disomogenea. Per la nostra categoria che lavora quotidianamente e con margini temporali di programmazione di diversi mesi di anticipo e' sempre piu' difficile stampare un prezzo sui nostri cataloghi ed e' ugualmente difficile rispondere alle legittime richieste del cliente, spesso straniero, riguardo al prezzo finale del prodotto che acquista.

A tutto cio' - proseue il presidente di Fiavet Abruzzo e Molise - si aggiunge che gli Enti Locali, che gia' si vedono ridotti i trasferimenti per la spesa corrente, hanno la possibilita' di istituire tale tassa di soggiorno nel giro di soli quindici giorni (i tempi massimi necessari per convocare un Consiglio comunale) e di esigerla da subito dai turisti. Con questa premessa l'attivita' di incoming, sempre celebrata come attivita' strategica per l'economia nazionale, diviene nei fatti oggetto di penalizzazione a causa del pressante e disomogeneo prelievo fiscale.

Dal nostro punto di vista di operatori dell'incoming lavoreremo per valorizzare le strutture alberghiere ricadenti nei territori esenti dalla tassa di soggiorno. A tale proposito e' allo studio uno specifico marchio che verra' affiancato alle strutture ricettive, pubblicate nei cataloghi dei Tour Operator, con il quale si segnalera' all'attenzione della clientela l'applicazione della tassa di soggiorno. Al cliente decidere dove andare..."








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