Uccisione di Said Erradi, uno dei due indagati: "E' stato un incidente"

Chiesta perizia tossicologica sulla vittima

06 Dicembre 2013   09:39  

Negano qualsiasi volontarietà nell'uccisione di Said Erradi, trovato morto martedì sera ad Avezzano tra via Francia e via Argentina, i fratelli Angelo ed Antonello Ferreri, trattenuti in carcere in regime di fermo, mentre un terzo, Angelo Rodorigo, rimane al momento non indagato.

La vittima, di origine marocchina, è stata trovata già morta dagli uomini del commissariato anticrimine, apparentemente in seguito ad investimento, ma secondo gli investigatori alla base dell'accaduto vi erano questioni di droga.

In più, da quanto emerso dalle primissime indagini, Erradi sarebbe stato anche derubato, essendo stato ritrovato poco distante il suo portafogli, e probabilmente l'investimento, che gli inquirenti stanno ancora ricostruendo nei dettagli, è stato effettuato in retromarcia.

Dal carcere, intanto, Angelo Ferreri continua a sostenere di "non aver investito volontariamente l'uomo, si è trattato di un tragico incidente", mentre Antonello tramite il suo legale Leonardo Casciere, ha dichiarato di non capire per quale motivo egli si trovi in carcere, e di non trovarsi nemmeno in auto al momento dell'impatto.

L'udienza di convalida degli arresti è stata programmata per stamani, nel frattempo la difesa dei Ferreri ha chisto l'esecuzione di un'autopsia tossicologica sul corpo di Erradi.


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