Un milione di euro stanziati dalla regione per gli impianti sciistic

Via libera all´accordo tra Regione Abruzzo, Provincia dell´Aquila e Comune di Scanno per la piena riattivazione degli impianti sciistici di risalita del comprensorio Scanno-Monte Rotondo. Lo ha annunciato l´assessore ai Trasporti, Tommaso Ginoble insieme alla collega Teresa Nannarone, assessore al Turismo alla Provincia dell´Aquila. La decisione della Giunta prevede uno stanziamento speciale di un milione di euro in favore della Provincia dell´Aquila e del comune di Scanno. Il provvedimento è stato presentato in Giunta dallo stesso Ginoble e dall´assessore al Bilancio, Giovanni D´Amico, che fin dall´inizio ha seguito la delicata vicenda degli impianti di risalita del comprensorio sciistico. "E´ solo il primo passo per risolvere una questione annosa - ha spiegato Ginoble - L´elemento politico rilevante è che la Regione abbia cominciato a occuparsi direttamente di Scanno e dei suoi impianti, così importanti per l´economia del centro turistico". In particolare, il provvedimento prevede lo stanziamento di circa 175mila euro in favore della Provincia dell´Aquila per la revisione tecnica e la manutenzione della seggiovia di arroccamento agli impianti. La restante somma, circa 826mila euro, è stata invece affidata al Comune di Scanno prioritariamente per l´acquisto dell´impianto di risalita del Carapale, nella parte alta del comprensorio sciistico e per lavori di messa in sicurezza dell´impianto. "Sono mesi che lavoriamo per trovare una soluzione - ha dichiarato D´Amico - perché sappiamo benissimo che la ripresa dell´attività degli impianti di risalita rappresenta una boccata d´ossigeno per l´economia turistica di Scanno. La Regione, in questo modo, ha voluto dare un segnale di vicinanza alla cittadina di Scanno e alla sua amministrazione". Della possibilità che l´intero comprensorio scannese possa riprendere l´attività nel prossimo inverno, ne ha parlato la Nannarone, che ha rimarcato il valore dell´iniziativa della Giunta. In futuro, si sta lavorando all´ipotesi che gli altri due impianti presenti nel comprensorio di proprietà di Valle Orsara, società che si trova in proceduta fallimentare, possano essere concessi in fitto di azienda dal curatore fallimentare.