Un pensionato muore nell'attesa della pensione e dei tempi comodi dei medici legali

04 Luglio 2011   10:54  

Una storia triste di mala amministrazione e violenza della burocrazia: un pensionato è morto nella vana attesa di vedersi riconosciuto il diritto alla pensione di invalidità.

Tutto inizia da un rifiuto della Asl al riconscimento dell'invalidità, contro cui il pensionato decide nel 2009 di fare ricorso.

Nella prima udienza di giugno 2009, il giudice dà 90 giorni di tempo al medico legale per consegnare la relazione . Dopo sei mesi, è siamo arrivati al gennaio 2010 la relazione non viene però depositata, e il giudice del lavoro ha aggiornare l'udienza di altri sei mesi. Nel giugno del 2010 la perizia non viene ancora effettuata. Scatta la diffida e l'ultimatum al settembre 2010, pena la revoca dell'incarico al perito inadempiente.

Tutto inutile, la perizia non arriva, si nomina un nuovo consulente e si aggiorna l'udienza al novembre 2010.  Con scarso successo. Per problemi al software, si giustifica il nuovo perito, la relazione non è pronta. Il giudice nomina un terzo perito,  l'udienza è aggiornata al marzo 2011. Ma ancora una volta la consulenza non arriva. Il pensionato intanto muore. Il suo avvocato ha deciso di denunciare i mendici legali.


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