Una targa dedicata a Volpe per i primi 130 anni dello "Spaventa"

04 Giugno 2008   19:05  

"Mia prime sede fu Città Sant'Angelo...lieto il ricordo di quella terra ospitale, di quella piccola scolaresca...erano ragazzi di 15, 16, 17 anni. Venivano da villaggi e campagna. Sapevano tutti di terra. Ed erano facce stupite e ansiose...desiderosi di imparare, attenti ad ascoltare, pronti ad afferrare. Una tal quale verginità di spirito, quale non ho ritrovato fra altra nostra gioventù". Con queste parole lo storiografico abruzzese Gioacchino Volpe ricorda l'esperienza di insegnamento avuta nel 1901 nell'Istituto "Beltrando Spaventa" di Città Sant'Angelo, oggi un liceo di successo che porta con sè ben 130 anni di gloriosa storia compiuti il primo maggio di quest'anno. Per dare inizio ai festeggiamenti e commemorare le memoria di questo grande storico di origine abruzzese, le sue parole sono state riportate su una targa celebrativa posta sul muro del nuovo ingresso dello Spaventa, scoperta stamani con una cerimonia ufficiale voluta dall'amministrazione Provinciale e Comunale di Città Sant'Angelo. In occasione del 130mo anno di vita dell'Istituto inoltre, la dirigenza scolastica, affidata al preside Florideo Matricciano, ha predisposto un ricco programma di iniziative cui prenderanno parte nomi illustri della cultura italiana come Franco Cardini, Marcello Veneziani e Roberto Olla. Il primo di questi appuntamenti culturali si è tenuto stamani nel Teatro comunale di Città Sant'Angelo, con una tavola rotonda dal titolo "Gioacchino Volpe, un cammino dall'esperienza angolana in Italia" cui hanno partecipato, dopo i saluti del sindaco di Città Sant'Angelo, Graziano Gabriele, del preside e dell'assessore provinciale, Enzo Fidanza, i più grandi studiosi dell'eminente storico di Paganica: Vincenzo Centorame e Marco Trotta. Il legame tra Volpe e Città Sant'Angelo si deve proprio a quest'ultimo che, insieme a Paolo De Carolis, ha rintracciato la testimonianza storica del maestro aquilano, passato dunque anche lui, come Luigi Pirandello, Francesco Iovine e Carlo Muscetta, tra le storiche mura della scuola angolana.
"La prima lezione di questa scuola si è tenuta in Comune - ha spiegato Gabriele - quando ancora non esisteva la struttura che conosciamo oggi. L'obiettivo primario era quello di aiutare le popolazioni locali a superare l'analfabetismo, aiutando così tante persone ad uscire dalla condizione di schiavitù portata dall'ignoranza culturale e permettendone il riscatto sociale tramite l'istruzione". Negli ultimi tre anni l'ex Istituto magistrale ha visto crescere in modo esponenziale i propri iscritti, passati dai 425 del 2007 ai 566 del 2008 e le previsioni parlano di un aumento di oltre 100 unità per l'anno 2009, mentre un aumento vertiginoso è previsto per il 2011, anno in cui il numero degli iscritti dovrebbe arrivare a quota 1.137. "Resta il problema degli spazi da destinare alle nuove classi - ha detto Matricciano - ma siamo certi che lavorando in sinergia con l'amministrazione comunale e provinciale, come abbiamo fatto fin'ora, troveremo una soluzione. 130 anni sono tanti - ha aggiunto il preside - basta pensare che quando i nostri 'padri' hanno scritto il testo della Costituzione, questa scuola già da 70 anni educava e formava i cittadini, e questo dev'essere motivo di orgoglio per tutti".  

(Nella foto il preside, Florideo Matricciano, e il sindaco, Graziano Gabriele, scoprono la targa dedicata a Volpe) 

VT


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