Unità d'Italia, a Calascio una mostra e un convegno

19 Luglio 2011   15:39  

Anche Calascio ha ricordato l'Unità D'Italia. L'assessorato alla Cultura del piccolo centro di recente rinnovato nella sua amministrazione ha dedicato il giorno 16 luglio ad alcune iniziative nel segno delle celebrazioni che in tutta Italia si stanno svolgendo per i 150 anni dell'Italia Unita.

La manifestazione del 16 si è svolta in due direzioni: una mostra nella Chiesa di San Leonardo secolo XIII, e un convegno di studi nella Chiesa del Convento francescano di Santa Maria delle Grazie secolo XVII, ornato a barocco romano, oggi tenuto dai Padri Gesuiti, dove sono stati esposti una grande tela del Maestro, Teofilo Patini, "L'Erede", già in collezione (Frasca - D'Angelo di Calascio), ed acquistata nel 1990 dal Comune di Calascio, e un quadro del Maestro Carlo Patrignani, allievo del Patini, "Il dono della Bandiera italiana" datato 1911 (celebrazione del cinquantenario dell'Unità d'Italia).

La mostra curata personalmente con estro artistico dal sindaco Antonio Vincenzo Matarelli e dal consigliere al ramo Fulgenzi Arimondo, ha raccolto una serie di documenti originali di valore storico, antropologico e fotografico: stampe, libri, carte topografiche, armi, utensili della civiltà agro-pastorale, torchi per stampe, oggetti del passato. Dopo l'inaugurazione della mostra, nell'altra Chiesa, un folto pubblico di calascini e visitatori di altre località ha potuto ascoltare una magistrale lezione del Prof. Walter Capezzali, storico, bibliotecario e scrittore, che ha passato in rassegna, a volo d'uccello, ma con perizia filologica, la storia del Risorgimento.

Pur in polemica con i neorevisionisti, sia neoborbonici, che legalisti, ha puntualizzato però in modo equilibrato il silenzio che gli storici hanno finora avuto verso il ruolo dell'Abruzzo e verso alcuni personaggi (Silvio e Bertrando Spaventa, Salvatore Tommasi, Salomone ecc.) e verso fenomeni importanti come la transumanza.

Dopo l'intervento ampio e fitto di notizie del Capezzali, è intervenuta la Prof.ssa Maria Luisa Frasca, docente di letterature iberiche, sapira narratrice che ha divertito l'attento pubblico con aneddoti spassosi di pittoreschi personaggi di Calascio rimasti nella memoria dei calascini.

Il sindaco Antonio Vincenzo Matarelli, in un discorso appassionato ha richiamato alcuni aspetti storici del paese di Calascio, che ne tramandano un'immagine di paese colto e civile e mai disattento verso le linee di progresso che l'Italia ha conosciuto.

Sono state poi annunciate altre iniziative, la giornata alacre di impegno si è conclusa con un party allestito da operose calascine. Le mostre rimarranno aperte fino al 21 di agosto p.v.


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