01 Ottobre 2010 15:59
L'obesità è uno dei più grandi pericoli per la nostra salute. L'Organizzazione Mondiale di Sanità ha spiegato che un individuo in grave sovrappeso dice addio a 8-10 anni di vita, praticamente come un fumatore, e nel 30% di casa rischia una morte prematura. Per scongiurare tale pericolo bisogna mangiare in maniera sana e condurre una vita attiva, questo è noto a tutti, ma il problema è mettere in pratica gli utili consigli. Per aiutare le persone a convertirsi, degli studiosi sono all'opera per inventare una televisione che si accende e funziona solo se lo spettatore inizia a pedalare su un cyclette ad essa collegata.
L'idea è venuta a James Levine della Mayo Clinic di Rochester, negli States, il quale ha esposto la sua teoria: "Ogni persona ha un diverso dispendio energetico, basato sulle attività di tutti i giorni. Si possono bruciare 2mila calorie al giorno in più, semplicemente compiendo azioni di routine che comportano un'attività fisica maggiore". Secondo l'esperto, dunque, basterebbe pochissimo per passare dall'obesità al benessere.
Per cominciare, bisogna cominciare dalle azioni più semplici: "Una vita più attiva non richiede per forza una rivoluzione sociale, ma piuttosto la riscoperta di tecnologie pre-esistenti e l'idea di rendere in qualche modo necessario il fatto di vivere in modo attivo", ha detto Levine. Ed allora ecco sveglie che attivano un tapis roulant in camera da letto, videogame che richiedono il movimento dei giocatori, televisori che si accendono solo se qualcuno sta pedalando su una cyclette o camminando su un attrezzo ginnico connesso con il piccolo schermo. In un futuro non troppo lontano potremmo fare attività al cinema, in aereoporto e persino sul posto di lavoro.
Dalla 'rivoluzione' non sono, naturalmente, esclusi i più piccoli: ""Pensiamo solo al fatto che quando i bambini giocano con i videogame in modo attivo, il loro dispendio energetico ogni ora aumenta di 100 calorie, rispetto a quello dei coetanei che fanno la stessa cosa sdraiati in poltrona". Nulla potrà più tenerci inchiodati alla sedia.
Francesco Balzano
