A chi pensava che soltanto a noi italiani fossero toccati in sorte politici capaci delle più pittoresche figuracce internazionali, potrà certamente essere di consolazione la gaffe planetaria del ministro delle finanze giapponese Shoichi Nakagawa, giunto al G7 romano visibilmente alticcio, confuso, per molti inequivocabilmente ubriaco. Che superare la crisi globale non sarà facile come bere un bicchiere d'acqua, è assodato, ma questo non significa passare ad altre bevande.
Che sia stato un potentissimo sciroppo per il raffreddore come lui sostiene, o qualche bicchiere di troppo del buon vino dei Castelli romani, il ministro non ha potuto far altro che presentare le dimissioni, nonostante la fiducia rinnovatagli nelle ultime ore dal premier Taro Aso, che continua a considerarlo un valido collaboratore.
La decisione è giunta in seguito al catastrofico crollo della borsa di Tokyo, che appena qualche ora dopo la clamorosa figuraccia di Nakagawa all'incontro romano del fine settimana, ha perso un ulteriore 1,35%, portando gli esponenti del partito cui appartiene il ministro, il Liberaldemocratico, a chiedere espressamente le sue dimissioni, "immediate e senza condizioni". Nakagawa tuttavia, dopo aver spiegato ai giornalisti le motivazioni alla base della cattiva performance romana, dovuta- stando a quanto afferma- al problematico stato di salute confermato peraltro dal "suo dottore", ha chiarito che le sue dimissioni saranno effettive soltanto in seguito all'approvazione del budget 2009-2010 da parte delle Camera Bassa. Segue il video:
GDC
