Tre uomini armati di pistola hanno tentato una rapina alla gioielleria Montalbano di corso Vittorio Emanuele, nel pieno centro di Pescara, ma dal negozio e' partito l'allarme al 113, e' intervenuta la polizia, c'e' stata una sparatoria e i tre sono stati arrestati. Uno di loro e' un evaso. Si tratta di Paolo Grassi, 24 anni di Taranto, che si trovava in carcere tentato omicidio a Taranto ma dal 12 luglio e' scomparso mentre beneficiava di un permesso. Gli altri due sono il fratello Enrico Grassi, originario di Galatina (Lecce), 23enne, e Massimo D'Onofrio, 30 anni di Napoli, tutti pluripregiudicati. Erano le 16.45 quando i tre sono entrati in azione. Con la pistola in pugno hanno chiesto al titolare della gioielleria e alla moglie di consegnare il bottino. Uno dei due commercianti ha subito fatto partire l'allarme collegato con la questura e nel giro di pochissimo sono intervenute in corso Vittorio una pattuglia della squadra volante e una del Reparto prevenzione crimine di Bologna. Uno dei tre banditi ha tentato di prendere in ostaggio il proprietario del negozio e ha esploso dei colpi contro la vetrina, che si e' infranta. Anche la polizia ha sparato in aria a scopo intimidatorio. La moglie del commerciante ha aperto la porta e consentito agli agenti di entrare. C'e' stata quindi una colluttazione tra polizia e rapinatori e i tre sono stati condotti in questura e arrestati. Sembra che i tre avessero un complice, che potrebbe aver atteso all'esterno, dentro una Fiat Uno bianca risultata rubata e trovata in un vicolo di corso Vittorio con il motore acceso. La polizia lo sta cercando cosi' come si sta lavorando per capire se il gruppo possa aver messo a segno altre rapine. Non e' ancora chiaro che tipo di armi avessero i tre, che potrebbero essere chiamati a rispondere di tentata rapina aggravata, sequestro di persona, tentato omicidio e eventualmente porto abusivo di armi da fuoco. Il dirigente della squadra volante, Francesco Costantini, ha detto che i banditi sono stati 'molto freddi', nell'agire, e che gli agenti sono stati 'veramente bravissimi'.
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