Vasco Rossi replica a 'Nonciclopedia': "Libertà di stampa non è libertà di offendere"

Il rocker parla attraverso il suo ufficio stampa

03 Ottobre 2011   16:33  

Tania Sachs, collaboratrice e tenutaria dell'ufficio stampa di Vasco Rossi, ha deciso di replicare all'indignazione esplosa sul web, scatenata dalla scelta degli autori di 'Nonciclopedia'  di chiudere il sito come forma di sciopero permanente contro la querela per diffamazione intentata dal rocker di Zocca.



La Sachs scrive: "A proposito di Nonciclopedia, prima di tutto fatti e non solo parole: piu’ di un anno fa, nel febbraio 2010, abbiamo sporto querela per diffamazione nei confronti del sito Nonciclopedia che degli insulti contro Vasco Rossi aveva fatto la sua bandiera. Insulti quotidiani e gratuiti, insulti a tempo perso e senza alcun motivo. A un anno e mezzo circa dalla denuncia per diffamazione il magistrato in questi giorni ha riscontrato che gli elementi di reato per diffamazione esistono tutti e lo ha comunicato alle parti. In seguito alla comunicazione del magistrato, gli ammministratori di quel sito hanno deciso autonomamente di chiudere il sito perché si sono evidentemente accorti di essere nel torto. Vasco non ha mai chiesto la chiusura del sito, ha molto semplicemente chiesto al suo avvocato di difenderlo in sede giudiziaria dalla diffamazione, persistente. E’ evidente che non sono vittime, ed è un giudice a decidere che sussiste il reato per diffamazione, cosa ben diversa dal definirsi un sito di satira. Attenzione a pubblicare notizie solo unilaterali, chi si occupa di web sa bene che è molto difficile far chiudere un sito, se non addirittura impossibile. Difendersi dagli insulti che piovono in maniera gratuita e non si sa per quale motivo, non è solo lecito, E’ DOVEROSO: libertà di stampa non è libertà di offendere".


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