Vasto, in arrivo la tassa di soggiorno. Gli operatori del settore: "Un danno irreparabile"

04 Dicembre 2013   11:13  

Arriva a anche a Vasto la tassa di soggiorno, una tassa che viene applicata a tutti i turisti in moltissime città in Italia. Il consiglio comunale ha approvato, con i soli voti della maggioranza di centrosinistra, il regolamento che introduce l’imposta a carico di chi verrà a trascorrere le ferie nelle strutture ricettive della città. A stabilire la tariffa sarà la giunta.

“Le somme ricavate -ha spiegato il sindaco- saranno messe a disposizione del settore tursimo per migliorare l’offerta dei servizi, per fare un turismo più moderno e più al passo con i tempi. Il nostro è un atteggiamento costruttivo. Ci aspettiamo la stessa risposta da parte degli operatori. Nei prossimi giorni l’assessore al turismo Vincenzo Sputore incontrerà tutti gli operatori e le associazioni di categoria per illustrare il provvedimento”.

La reazione però è arrivata subito, a quattro giorni dell'approvazione del regolamento. Confcommercio e Federalberghi hanno firmato una durissima nota con la quale ribadiscono la massima contrarietà alla tassa di soggiorno.

“L’applicazione dell’imposta rischia di causare un ulteriore danno irreparabile al settore che risente già della diminuita capacità di spesa delle famiglie e di una scarsissima competitività in relazione ai concorrenti nazionali ed esteri- chiariscono Marisa Tiberio, presidente Concommercio Chieti e Giammarco Giovannelli della Federalberghi Abruzzo -e gli imprenditori turistici di Vasto non meritano di subire passivamente una tassa per la quale, tra l’altro, è stato siglato un accordo d’onore nel 2011 tra le maggiori organizzazioni turistiche regionali e l’Anci Abruzzo”.

Le organizzazioni chiedono al Comune di "eliminare immediatamente il balzello che appartiene a medievali culture di politiche amministrative".

Si accingono a fare altrettanto anche molti operatori turistici della città


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