Vasto incendio alla riserva dei calanchi di Atri

Distrutta vegetazione rara

22 Agosto 2008   09:39  

13.45   E' stato spento pochi minuti fa l'incendio che ha devastato alcune decine di ettari della preziosa Riserva naturale regionale dei Calanchi di Atri. Grazie all'azione di ben tre elicotteri - commenta il Wwf - sono stati evitati danni ulteriori. L'associazione ambientalista e il direttore della Riserva, Adriano De Ascentiis, ringraziano tutti coloro che si sono prodigati per far fronte a questa emergenza e in particolare i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile regionale, i carabinieri e il Corpo forestale dello Stato. Prosegue, invece, l'opera di bonifica soprattutto nelle zone a ridosso del centro abitato di Colle della Giustizia.

09.30   Un incendio di vaste proporzioni sta interessando dalle 4 di stamani i calanchi di Atri, riserva naturale regionale ed oasi del Wwf. Sul posto stanno lavorando numerose squadre dei vigili del fuoco delle stazioni teramane, in particolare Roseto e il Comando stazione di Teramo con l'ausilio di un elicottero del nucleo aereo di Pescara.

L'incendio, che ha interessato la localita' "Colle della Giustizia", che ha abitazioni limitrofe, e' esteso per circa sei ettari. Sul posto, oltre agli uomini dei vigili del fuoco con i loro sei mezzi, ci sono anche squadre della forestale, oltre al mezzo aereo. L'incendio e' ancora in atto, benche' ridimensionato. La riserva, che si estende per un totale di 380 ettari si sviluppa dai 106 metri del fondovalle del torrente Piomba ai 468 del Colle della Giustizia. L'area accoglie una delle forme piu' affascinanti del paesaggio adriatico: i calanchi, maestose architetture naturali conosciute anche come "Bolge" o "Scrimoni". Queste formazioni geologiche sono originate dall'erosione del terreno argilloso provocata dalle passate deforestazioni e favorita dai continui disseccamenti e dilavamenti che rendono visibili numerosi fossili marini. In Abruzzo i calanchi sono presenti in numerose zone collinari, ma solo ad Atri caratterizzano cosi' fortemente il paesaggio.

"Alcune decine di ettari di rara vegetazione che vive nei Calanchi sono gia' andate perse per le fiamme che sono divampate verso le tre del mattino". Lo dice il Wwf che gestisce l'Oasi e riserva naturale dei Calanchi. "Purtroppo - rileva l'associazione ambientalista - le aree interessate dall'incendio sono cosi' impervie da impedire un'opera di spegnimento dal basso e solo l'impiego di elicotteri dei Vigili del Fuoco e della Regione Abruzzo sta cercando di limitare i danni. In queste ore, grazie anche all'impegno della Sala Operativa della Regione Abruzzo, e' stato chiesto anche l'intervento del particolare elicottero anti-incendio Erickson. "Il danno ambientale e' ingente - commenta Augusto De Sanctis, coordinatore delle oasi del Wwf Abruzzo - abbiamo gia' perso una trentina di ettari di preziosa vegetazione calanchiva, adattata alle estreme condizioni ambientali di queste strane formazioni geologiche. Nei calanchi - spiega - ci sono tipi vegetazionali costituiti da piante adattate a vivere su suoli estremamente poveri e ricchi di sale, per cui ricordano la vegetazione delle aree costiere. Purtroppo questa conformazione del terreno rende impossibile l'azione di contenimento da terra. Da un lato voglio ringraziare le forze impegnate nelle opere di spegnimento ma dall'altro - aggiunge De Sanctis - devo stigmatizzare il fatto che paghiamo anche la situazione di continua precarieta' che vivono le aree protette regionali da alcuni anni per i tagli di fondi indispensabili per assicurare le normali attivita' gestionali e la continua incertezza nelle assegnazioni che determinano uno stato di precarieta' insopportabile da parte degli operatori".


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore