Vendere l'Auto Usata è Una Giungla? Ecco Come Farlo per Guadagnare di Più in Tutta Sicurezza

03 Ottobre 2015   09:15  

Ormai ci siamo abituati al commercio online. Su internet si compra e si vende di tutto, dalle spille alle case, ma in molti hanno ancora tanti timori per le sempre più ingegnose truffe che vengono tentate alle spese di ignari navigatori.

Chi preferisce il mercato online rispetto ai giornalini locali lo fa per due motivi principali: la facilità e gratuità dell'inserzione con la semplicità del poter vedere chi legge e la vastità degli utenti della rete che possono essere interessati al bene che si vuole vendere.

Se si possiede un'auto che abbia un minimo di mercato e che per vari motivi non si vuole o non si può cedere ad un concessionario, il web offrirà sicuramente le probabilità più alte di riuscire a venderla al suo valore reale.

I siti di annunci

Viene subito in mente, a chi vuole vendere l'auto, di inserirla in un generico sito di annunci. Questi siti sono moltissimi e tutti hanno il loro pubblico o valore specifico.

La cosa più importante da capire è che i siti di annunci si occupano solo di mettere in contatto venditore e acquirente.

In questo caso, però, la compravendita avviene comunque al di fuori degli spazi del sito. L'automobile è un bene registrato e le Leggi italiane obbligano a determinate pratiche burocratiche da svolgere di persona o tramite un delegato.

E’ fondamentale (oltre che obbligatorio) stabilire con certezza chi ne sia il proprietario, poiché questi risponde legalmente dell’uso che ne viene fatto.

Pensiamo ad un incidente, ad un furto dell’auto e al suo impiego per commettere un reato, al pagamento del bollo o delle multe.

Preparare l’inserzione

Questo è il momento più importante perchè una descrizione ben fatta, completa e sincera con diverse foto saranno sicuramente un buon, se non ottimo biglietto da visita.

Se della nostra auto non diciamo abbastanza, il potenziale compratore penserà certamente che abbiamo qualcosa da nascondere, quindi passerà altrove.

In soldoni dovremo scrivere: nome esatto del modello e dell’allestimento, anno d’immatricolazione, chilometri percorsi, colore carrozzeria, accessori principali, stato usura gomme, revisione, condizioni generali della vettura, eventuale presenza del libretto dei tagliandi. Evitare l’aria fritta tipo “bellissima”, “fantastica”, “perfetta”, “mitica”: questi aggettivi non servono a niente.

Ovviamente chi compra un'auto vorrà vederla di persona quindi sarà necessario che il mezzo descritto e fotografato sia identico a quello che il potenziale acquirente si troverà davanti.

Le foto per l’annuncio

Le foto sono altrettanto importanti. Vanno ripresi tutti i lati della vettura, i sedili, il cruscotto e il motore.

Ricordarsi della competizione con i concessionari, dove spesso mettono delle gallery infinite. E le foto devono essere ben visibili.

Non devono essere buie, non devono esserci riflessi, non vanno scattate da troppo lontano, non devono essere mosse e nemmeno di dimensioni troppo piccole.

Gli acquirenti

Una volta pubblicato l’annuncio, arriveranno diverse e-mail dai potenziali acquirenti. E qui la trattativa è analoga a qualsiasi altra. Una volta raggiunto l’accordo si procederà, esternamente, alla transazione vera e propria. A seconda del sito scelto per la pubblicazione, generalmente si dovrà pagare una commissione in caso di accordo raggiunto. Altri sono completamente gratuiti.

I servizi online

Se volete evitare i tanti rischi per la compravendita privata online e se vuoi un servizio "chiavi in mano" con tutte le garanzie del caso puoi scegliere il sito di noicompriamoauto che fa tutto per te.

Dietro il sito c’è invece un’azienda internazionale pronta ad accompagnarti in ogni passo della vendita fornendoti tutte le garanzie di cui hai bisogno. Il servizio è disponibile per auto di ogni marca, in ogni condizione e con qualsiasi chilometraggio, a prezzi determinati da valutazioni professionali.

Nel caso invece vogliate affidarvi ad una compravendita private online dovete fare attenzione ad alcuni rischi.

Attenti alle truffe – I riciclatori

Questi sono i primi problemi che si possono avere nel gestire una compravendita online privatamente. La compravendita delle auto online è un mezzo molto sfruttato dalle organizzazioni criminali per riciclare denaro sporco o dai truffatori.

Non date mai a nessuno le vostre coordinate bancarie in questa fase e rifiutatevi di versare qualsiasi cifra vi venga chiesta, anche se proveniente apparentemente da enti governativi, magari stranieri.

Attenti alle truffe – Gli assegni

Si pensa che gli assegni circolari siano sicuri, di quelli bancari neanche vogliamo trattare in quanto sono difficilissimi da controllare, ma al contrario sono "facilmente" falsificabili e anche se portati in banca, all'istituto servono anche 48 ore per verificarne la solvibilità.

Il bonifico bancario garantisce meglio entrambe le parti. E’ opportuno specificare sulla causale il modello e la targa del veicolo.

E’ consigliabile procedere al passaggio di proprietà e alla consegna dei documenti solo dopo la verifica dell’effettivo incasso. Poi, se la cifra è molto bassa, ci sono sempre i contanti.

Per approfondire l’argomento e ricevere altri consigli si può fare riferimento a questa pagina web.

Il passaggio di proprietà

La procedura più rapida è che acquirente e venditore si rechino insieme ad uno Sportello telematico dell’automobilista (Sta), che si trova nelle sedi Aci o della Motorizzazione civile.

Portare con sé tutti i documenti della vettura, la carta d’identità e il codice fiscale.

Il venditore firma l’atto di vendita sul retro del certificato di proprietà, autenticando la propria firma davanti al funzionario dello Sta, apponendo una marca da bollo da 16 euro.

Ora il compratore deve obbligatoriamente e immediatamente inoltrare la richiesta del passaggio di proprietà.

Il funzionario consegna subito la ricevuta della richiesta e questo garantisce giuridicamente l’avvenuto passaggio.

I costi previsti dalla legge

I costi burocratici sono: emolumenti Aci, 27 euro; imposta di bollo per registrazione al Pra, 32 euro; diritti Dtt (Dipartimento trasporti terrestri), 9 euro; Imposta di bollo per aggiornamento carta di circolazione, 16 euro. Poi c’è la tassa suprema, la più odiosa, costosa e inutile: l’Imposta provinciale di trascrizione o Ipt. Per auto di potenza fino a 53 Kw, ammonta a 150,81 euro. Per potenze superiori vanno aggiunti 3,51 euro per ogni Kw addizionale. Inoltre ogni Provincia può applicare un aumento massimo del 30%. Ovviamente la stragrande maggioranza delle province ha aumentato l’imposta del 30%. Ogni commento è superfluo.


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