Venezuala:Nonostante i propositi di pace e dialogo aumenta la violenza nelle piazze.

17 Marzo 2014   21:54  

Come previsto si inasprisce la crisi venezuelana, buona parte del centro di Caracas è stata militarizzata per evitare le manifestazioni di protesta che ieri hanno registrato punte di violenza estrema che hanno fatto salire a trenta il numero delle vittime dall'inizio degli scontri.

Il governo sceglie la mano dura e non fà distinzione tra proteste pacifiche ed azioni violente spesso messe in atto da provocatori infiltrati nelle file dei manifestanti.

Ieri a Maracay, importante centro dello stato Aragua a rimetterci la vita è stato un capitano della Guardia Nazionale,José Guillén Araque, ucciso con un colpo di pistola alla testa nel quartiere Calicanto mentre era in corso un'azione di repressione contro manifestanti che avevano innalzato barricate.

Le scorribande dei cosiddetti motorizzati, vere e proprie squadre armate, elogiate dal presidente Nicolas Maduro per il lavoro di dissuasione che stanno svolgendo nei confronti dei manifestenti, continuano indisturbate a seminare il terrore tra i cittadini, con la disattenta complicità delle forze di polizia.

Intanto continua la mancanza dei generi di prima necessità dagli scaffali dei supermercati, ormai caffè e carta igienica sono diventati introvabili come anche dentifricio, batterie dell'auto, farina di grano, rasoi da barba e si potrebbe continuare con vari altri generi inclusi alcuni medicinali salvavita.

Riuscirà solo la repressione a convincere i manifestanti a desistere dalle proteste? La risposta sta già in quello che sta succedendo in questi minuti a Caracas dove centinaia di persone stanno scendondo in strada nonostante la fortissima presenza di militari e polizia che presidiano ogni angolo della città.

Gianfranco Di Giacomantonio Caracas-Venezuela

 

 

 

 


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