Venezuela: "Tradizionando" un venerdì indimenticabile.

11 Luglio 2013   16:44  

E’ un venerdi  di “passione” quello che si annuncia nel racconto che ci apprestiamo a scrivere per voi, internauti incalliti, che ci seguite sulle onde telematiche di abruzzo24ore.

Una giornata memorabile passata tra le varie iniziative di “Tradizionando2013” festival delle tradizioni e della cultura della comunità italo-venezuelana, svoltasi a Maracay dal 4 al 7 luglio.

Iniziamo alle 11 con la inaugurazione della esposizione collettiva degli artisti italo-venezuelani  dal titolo “Sinfonia di Colori”, nel salone Cristoforo Colombo.

Si riprendono le attività alle 3 del pomeriggio con l’inaugurazione della fiera del libro intitolata al poeta Vicente Gerbasi, nel centenario della nascita.

Sono i bambini del collegio Juan Pablo II con un recital di poesie a dare il via alla cerimonia che vede il taglio del nastro inaugurale e l’ingresso nella sala espositiva degli intervenuti.

Si continua alle 6, con l’inaugurazione dell’esposizione di foto, documenti ed articoli dei giornali dell’epoca, che ha per titolo “ 30 anni di FAIV sulla stampa scritta”.

Anche questo momento è caratterizzato dal taglio del nastro e del relativo ingresso dei numerosi visitatori presenti nello spazio espositivo situato all’ingresso del teatro.

Successivamente alle 7 l’atteso appuntamento per omaggiare il poeta e scrittore Vittorio Fioravanti, un esempio di giornalismo che supera le barriere del professionismo settoriale, nasce infatti come cronista sportivo, per subito collocarsi in un ambito più ampio dove l’arte dello scrivere, la capacità di cogliere sensazioni e di tradurle in parole, l’intuizione trasformata in segno creativo, fanno di Vittorio Fioravanti un artista a tutto campo.

Ed è sempre il palcoscenico del teatro ad essere il centro dell’attenzione con la proiezione del documentario “Trenta anni in 30 minuti”, realizzato in occasione della celebrazione del trentennale di FAIV.

Il documentario, diretto dal sottoscritto  con le ricerche storiche di Mariano Palazzo ricostruisce, attraverso interviste ai protagonisti, o alle persone che gli sono state vicino, nel caso degli scomparsi, i sogni e le idealità di una collettività cosciente dell’importanza dello stare insieme.

Un percorso a ritroso nel tempo, alla ricerca di una memoria mai scritta e che rischiava di perdersi nel corso degli anni.

L’emozione corre e inonda la platea, commuove e coinvolge, raggiunge la sua punta massima quando i protagonisti  e familiari salgono sul palcoscenico chiamati a ricevere i riconoscimenti.

Al finale una foto di gruppo, una di quelle che faranno la storia, pochi attimi la torta ci aspetta ed il salone Cristoforo Colombo è già pronto, musica, addobbi, mancano solo le trenta candeline, dimenticanza dell’ultimo minuto …Buon compleanno FAIV.

 

Gianfranco Di Giacomantonio  Maracay-Venezuela


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