Venturoni: pretendo tempi certi per cardiochirurgia Chieti

13 Settembre 2010   12:20  

"Pretendo tempi certi e funzionali per Cardiochirurgia. Di altre varianti non voglio sentire parlare". E' stato categorico l'assessore regionale alla Sanita', Lanfranco Venturoni, questa mattina a Chieti per una conferenza stampa nell'ufficio del sindaco Umberto Di Primio per fare il punto sulle scelte in materia di sanita' che riguarderanno la Asl di Chieti. Venturoni ha ripercorso l'iter per la realizzazione del polo cardiochirurgico dell'ospedale di Cheiti il cui originario progetto per 40 miliardi delle vecchie lire e' poi lievitato ai 34 milioni di euro con la previsione di due sale operatorie peraltro al grezzo. I lavori dovevano essere consegnati a luglio dello scorso anno, ha sottolineato l'assessore, ma poi salto' fuori una perizia di variante per la realizzazione di un ope space chirurgico per realizzare il quale avremmo dovuto rinunciare a una serie di lavori che avrebbero di fatto impedito l'apertura dell'intera struttura. "La Regione non poteva accettare di andare avanti per varianti. Abbiamo preferito avere due sale operatore ma aprire il polo cardiochirurgico". Quanto ai tempi, si prevede ancora un anno. Insomma, per Venturoni basta con il lucrare su altre varianti. L'assessore e' ancora piu' esplicito quando invia un messaggio al mondo imprenditoriale: "Le protezioni politiche partitiche - dice - sono finite. La partita si gioca sulla professionalita' e sul risparmio. L'articolo 20 (quello relativo ai fondi per l'edilizia sanitaria) non puo' essere un fondo cui tutti attingono". Il sindaco Di Primio, su Cardiochirurgia, ha assicurato di aver ricevuto garanzie, per ora solo verbali, che i posti letto di terapia intensiva aumenteranno dagli attuali 4 previsti a 8. "Questo dovrebbe mettere fine alle polemiche circa i paventati scippi della struttura altreve. Nessuno poi ha notato che su Neonatologia i posti di terapia intensiva sono stati aumentati da 8 a 10". Era presente alla conferenza anche il manager della Asl, Zavattaro il quale ha accennato alle tante incompiute ricevute in eredita' e alla priorita' di destinare un capitolo del piano strategico alla necessita' di mettere mano al patrimonio edilizio finora mal gestito. Il senatore Fabrizio Di Stefano ha annunciato che la prossima tappa sara' il confronto con l'universita' sulla nuova convenzione. "O tutti i soggetti interessati ci mettono del proprio, oppure - ha affermato - dobbiamo renderci conto che il pubblico non e' piu' in grado di tamponare tutto". (AGI)


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