Verini, proposta di riordino delle Comunità montane

'Più attenzione alle aree interne'

29 Aprile 2008   10:04  

La Legge Finanziaria 2008 obbliga le Regioni a provvedere con legge, entro il 30 giugno, alla razionalizzazione delle Comunità montane. Antonio Verini, capogruppo dei Liberaldemocratici all'Emiciclo, raccoglie l'input e presenta un progetto di riordino delle Comunità Montane, con attenzione alle aree interne che, sostiene, vengono penalizzate dalla legge alla quale sta lavorando la Giunta e che, per questo, va sostanzialmente rivista. "Lo spirito della Finanziaria 2008 – ha affermato Antonio Verini - è quello di contenere i costi di gestione delle Comunità Montane, ma soprattutto quello di meglio finalizzare le risorse per la montagna. Anche in Abruzzo, pertanto, dobbiamo puntare alla riduzione del numero delle Comunità, del numero dei componenti degli organi e delle relative indennità". Nel progetto di legge, depositato ieri, i diniani accolgono integralmente le prescrizioni previste dalla stessa finanziaria, prevedendo la soppressione delle Comunità montane che non rispondono a precisi criteri altimetrici e di quelle costituite da meno di 5 Comuni. Scatta inoltre la decadenza dalla partecipazione alle Comunità dei Comuni capoluogo di Provincia, di quelli costieri e di quelli con più di 20.000 abitanti. "In particolare, applicando i criteri previsti dalla legge finanziaria - continua il leader regionale dei Liberaldemocratici - risultano soppresse le Comunità nelle quali almeno la metà dei Comuni non sono situati per l’80% della loro superficie al di sopra di 500 metri di altitudine sul livello del mare. Un criterio assolutamente condivisibile, a nostro modo di vedere, se non vogliamo continuare ad avere Comunità montane sul mare".
Da sottolineare che, acquisendo i criteri della Finanziaria, la proposta dei Liberaldemocratici mira sì a ridurre le Comunità montane abruzzesi, che passerebbero da 19 a 11, ma di fatto a rilanciarle, "perché" sostengono "risolviamo due importanti criticità: l’eccessivo numero delle comunità e la presenza nel loro ambito di Comuni del tutto estranei alla montagna".
"Il progetto di legge al quale sta lavorando l’Assessore regionale Giovanni D’Amico" conclude Verini "non sembra rispettare i criteri previsti dalla legge finanziaria. In effetti, si prevede pilatescamente la soppressione di circa la metà delle Comunità montane in ciascuna provincia. Un criterio francamente illogico ed inaccettabile nella logica del riequilibrio territoriale. Applicando tale criterio, infatti, risultano fortemente danneggiate le Comunità Montane aquilane e chietine. Paradossalmente si andrebbero a cancellare le Comunità davvero montane, per lasciare quelle nel pescarese ed alcune di quelle che insistono nel teramano, che in realtà di montano hanno soltanto il nome". (MS)


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