In Provincia dell'Aquila sono una decina i progetti industriali che prevedono la realizzazione di impianti a biomassa, capaci cioè di produrre energia dalla combustione ad esempio di legname e prodotti agricoli ad alto valore calorico.
La Provincia dell'Aquila ha dunque sottoscritto oggi un protocollo di intesa con Gal, Comunità montane, banche centri ricerca e altri soggetti finalizzato a coordinare e controllare queste singole iniziative nel delicato campo dell'agroenergia.
A tal fine saranno realizzati impianti sperimentali a L'Aquila, Sulmona e nella Marsica, ma solo dopo un'attenta fase di studio.
Gli impianti in cantiere produrranno in media 30 kw ciascuno: l'osservatorio dovrà capire quante tonnellate di biomasse serviranno ad alimentarle, quali biomasse utilizzare e chi potrà fornirle sul territorio perchè il modello che si vuole costruire, sottolinea Fina è quello dela filiera corta.
Altro aspetto spinoso è poi la trasparenza dell'intero progetto: bisognerà fornire assulute garanzie della non pericolosità degli impianti ai cittadini, perchè, senza controlli, oltre alle biomasse si può usare come combustibile anche altro, e allora l'impianto può diventare anche molto pericoloso.
Nel servizio interviste integrali a Michele Fina, presidente provincia dell'Aquila e Bruno Petei, direttore Coldiretti
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(FT)