Dopo una serie di riunioni ristrette tra i leader europei sono ripresi i lavori in plenaria del vertice Ue che deve decidere sul piano per la ripresa da 750 miliardi e il bilancio Ue 2021-2027.
Sul tavolo del summit, nel tentativo di sbloccare i negoziati, il presidente del Consiglio Charles Michel ha messo una nuova proposta di compromesso che prevede tra l'altro una riduzione di circa 50 miliardi delle sovvenzioni a fondo perduto, che scenderebbero così da 500 a 450 miliardi.
Inoltre si propone di dare 'rebates' (rimborsi) più alti, di approvare una chiave di distribuzione modificata dei finanziamenti europei (60% dei fondi distribuiti in base a Pil e disoccupazione degli ultimi 5 anni, e il 40% in base al calo della crescita solo dell'ultimo anno) e l'introduzione di un 'freno di emergenza' sulla governance, con la possibilità per i Paesi di bloccare l'esborso dei fondi e chiedere l'intervento del Consiglio.
Nella nuova proposta del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel vengono aumentati i 'rebate', cioè i rimborsi (meccanismo correttivo della contribuzione al Bilancio) per Svezia, Danimarca e Austria. Si apprende a Bruxelles. Svezia e Danimarca ottengono 25 milioni in più rispetto alla precedente proposta, passando rispettivamente da 798 a 823 milioni, e da 197 a 222 milioni.
All'Austria vanno 50 milioni in più, passando da 237 a 287 milioni. Risultano invariati invece i rebate per Germania e Olanda, rispetto alla proposta precedente di Michel.
L'Italia però continua a difendere la centralità del ruolo della Commissione europea. "La proposta sulla governance presentata da Michel è un passo nella giusta direzione": così fonti diplomatiche olandesi commentano il nuovo pacchetto sul tavolo del vertice Ue. Ma sottolineano come si tratti di un pacchetto, "e ci sono molte cose ancora da risolvere. Se ci riusciamo dipenderà dalle prossime 24 ore".