Vertice nazionale del Pd a Roma: sul tavolo il ritiro delle dimissioni di Cialente

14 Gennaio 2014   16:19  

E' in corso di svolgimento a Roma un vertice nella sede nazionale del Partito Democratico. A cui stanno prendendo parte una nutrita delegazione del Pd abruzzese, tra cui segretario regionale, Silvio Paolucci, il sottosegretario Giovanni Legnini, la senatrice Stefania Pezzopane e l’ex-parlamentare e Giovanni Lolli.

Argomento sul tavolo ovviamente le dimissioni del sindaco Massimo Cialente e la crisi politica al comune dell'Aquila scatenatasi dopo gli esiti dell'inchiesta Do ut des che ha investito la giunta comunale, e ha coinvolto il vice sindaco Roberto Riga.

L'obiettivo è di uscire dall'empasse. Con un ritiro delle dimissioni del sindaco evitando così il ritorno alle urne.

La condizione sarebbe però quella di togliere la delega alla ricostruzione al ministro Carlo Trigilia, che Cialente e Pezzopane hanno senza mezzi termini definito ''inadeguato'' e addirittura uno ''sciacallo'', reo di aver consigliato al Comune di smetterla di chiedere soldi che non ci sono e che non sono dovuti.

Il passaggio della delega di governo alla Ricostruzione dell’Aquila dovrà andarfe direttamente alla presidenza del Consiglio dei ministri.

Seconda condizione sono risposte certe sui fondi aggiuntivi per la ricostruzione. Poichè a differenza di Trigilia, il Pd abruzzese considera assolutamente insufficienti i 600 milioni disponibili per il 2014, visto che la macchina burocratica macina pratiche a tutto regime e potrebbero essere cantierato in un anno il doppio dell'importo. 

Massimo Cialente ieri nell'intervista a Piazza pulita ha lasciato intendere che a certe condizioni potrebbe ripensarci e tornare al suo posto.

Magari venerdi prossimo, a conclusione della manifestazione in suo sostegno organizzata dal Pd a L'Aquila e a cui prenderanno parte anche rappresentanti del governo.

Assente il presidente Enrico Letta per un viaggio in Messico, il suo sottosegretario Giovanni Legnini ha oggi ribadito alla vigilia dell'incontro:

“Piena solidarietà politica e personale a Massimo Cialente, persona e sindaco onesto che ha dato tutto se stesso alla causa della tragedia aquilana ricevendo attacchi ingiustificati. Dobbiamo agire perché entro i prossimi 20 giorni sia messo nelle condizioni di riflettere sulla sua sofferta decisione, revocando le dimissioni e riprendendo il lavoro di cui ha urgente bisogno la Città dell’Aquila.”

La linea è chiara, insomma.

A non volere le elezioni anticipate a L'Aquila è del resto lo stesso centrodestra. Eloquente il silenzio tombale di Giorgio De Matteis, e di altri pezzi grossi come Gianfranco Giuliante, di quasi tutti i consiglieri comunali di opposizione.

Anzi: ieri Gianni Alemanno in visita in Abruzzo ha avuto parole di implicita solidarietà al sindaco dimissionario.

''Conosco Cialente – ha affermato l'ex-sindaco di Roma- lo rispetto da un punto di vista personale e sono convinto che non c'entri nulla con gli scandali, ma il fatto che il Comune dell'Aquila venga travolto dagli scandali deriva dall'abbandono da parte dello Stato con i governi tecnici e di centrosinistra. I governi di centrodestra hanno aiutato L'Aquila, mentre i governi di centrosinistra l'hanno abbandonata.''

 L'INTERVISTA DI CIALENTE A LA7

 


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