Vigili del fuoco: mezzi vetusti all'Aquila, e coi soldi del terremoto mezzi nuovi per tutta Italia

02 Agosto 2012   12:07  

“Abbiamo appreso con stupore della richiesta del Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, inoltrata al soggetto attuatore per la rimozione delle macerie, con cui si chiede l’acquisto di decine di mezzi da acquistare con i fondi stanziati dal Governo per il sisma dell’Aquila, in modo da assegnarli a quei comandi VV.F. che dal 6 aprile 2009 ad oggi hanno inviato a L’Aquila macchine operative per fronteggiare l’emergenza terremoto”. E’ quanto si legge in una nota del Conapo, sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco.

“A giustificazione della ‘lista della spesa’ in questione, protocollo dell’ufficio del dirigente generale Capo del Corpo n. 2512 del 01/03/2012, si sostiene tra l’altro – prosegue il sindacato - che molti degli automezzi provenienti dai comandi provinciali di tutta Italia sono stati impiegati a L’Aquila fino ai limiti della loro vita operativa e non sono conseguentemente disponibili per le sedi di provenienza. Comprendiamo che i vertici del Corpo sono di stanza a Roma e quasi mai si sono fatti vivi in città, ma tutti sanno, a cominciare dai Vigili del Fuoco aquilani che sono costretti a lavorarci da più di tre anni, che i suddetti automezzi sono arrivati dagli altri comandi in condizioni di coma irreversibile o, in alcuni casi, già defunti. Come dire: mandiamo alla discarica aquilana i mezzi VV.F. da dismettere che poi ce li facciamo comprare nuovi dal Governo con i soldi del terremoto e riforniamo i comandi di tutta Italia”.

“Riteniamo tutto ciò vergognoso, soprattutto alla luce del fatto che il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, con un repentino gioco di prestigio, a suo tempo ha già dirottato i mezzi donati dalla Fiat per il locale comando ai comandi di Roma, Piacenza e Genova”, incalza il Conapo che nel dicembre scorso sollevò lo scandalo dei mezzi donati nel 2009 dalla Case Construction Equipment, società del Gruppo Fiat, per un valore di quasi un milione di euro, alla Protezione Civile nazionale per l’emergenza terremoto senza che i frutti della donazione si siano mai visti a L’Aquila.

“Certamente poco lodevole, oltre che alquanto disattento – prosegue la nota -, dobbiamo giudicare l’operato del Commissario delegato per la ricostruzione e Presidente della Regione Abruzzo che, con decreto n. 104 del 26 marzo 2012, ha autorizzato la suddetta spesa, per un importo totale di 6.058.311,11 di euro, senza proferire parola sulla vicenda dei mezzi Fiat sottratti a L’Aquila, nonostante la stessa sia di dominio pubblico ormai da otto mesi e, soprattutto, la lettera/denuncia del Conapo fu inviata per conoscenza anche a lui. Eppure, a nostro avviso, la carica istituzionale ricoperta gli avrebbe dovuto imporre più attenzione e cautela nei confronti dei protagonisti di questa incredibile, ma purtroppo vera, vicenda”.

“Per quanto tempo ancora – si chiede il Conapo - i Vigili del Fuoco e gli aquilani tutti dovranno subire questo tipo di angherie?”.

“A questo punto – termina infine la nota - auspichiamo con forza l’intervento della magistratura affinchè intervenga a scoperchiare questa pentola a pressione e far luce, finalmente, su quanto ruota da più di tre anni attorno alla pioggia di fondi pubblici stanziati a più riprese dal Governo per la fase post emergenziale, con il personale aquilano dei Vigili del Fuoco, sia operativo che amministrativo, che continua a percepire le spettanze con il contagocce ed anni di ritardo”.


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