Villa Pini, domani l'asta per la vendita. L'Aiop ricorre al Tar

23 Agosto 2010   16:25  

Domattina alle ore 13,00  presso lo studio di Chieti del notaio Germano De Cinque, è prevista l'apertura delle buste per la vendita all'asta di Villa Pini, ma la procedura viene contestata fortemente dall'Aiop regionale.
L'Associazione dell'Ospedalità Privata ha infatti presentato un ricorso dove si sostiene che si sta violando la normativa sugli accreditamenti tra Cliniche private e Regione.
L'Aiop nel ricorso presentato al Tar dell'Aquila, critica pesantemente la Regione e il presidente Gianni Chiodi, nelle vesti di commissario per la sanità, per aver proceduto al  riaccreditamento a favore di una azienda fallita.

Chiodi non poteva riaccreditare Villa Pini, e non poteva farlo per due ragioni, la società dell'ex gruppo Angelini è fallita, e la dott.ssa Ivone come curatrice fallimentare non è "soggetto terzo" a cui affidare gli accreditamenti, ma detiene solo l'amministrazione del patrimonio fallimentare.

Chiodi non poteva riaccreditare un'impresa fallita, mentre il curatore non può essere considerato "soggetto terzo", e se venisse considerato tale nei suoi confronti sarebbe disposto un nuovo accreditamento che è vietato dalla legge dello Stato e da quella regionale, soprattutto nell'attuale fase di attuazione del piano di rientro.

Per l'Aiop è stata quindi violata la normativa sull'accreditamento con le altre cliniche private e, in sostanza, la manovra rischia di far saltare il Piano di rientro dal deficit della sanità deciso con il governo. Piano che come è noto prevede tagli pesanti per le cliniche abruzzesi.

"Le case di cura abruzzesi, osserva il legale dell'Aiop avv. Tommaso Marchese, sono tutte in una fase di accreditamento predefinitivo, ed è gravissimo che siano scavalcate da un nuovo accreditamento fatto in favore della curatela fallimentare, in ogni caso non si possono disporre nuovi accreditamenti senza il piano di riordino della rete ospedaliera".


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