Villalago: dissequestrato complesso sportivo Omnia

03 Agosto 2011   17:30  

Il presidente del Tribunale di Sulmona facente funzioni, Ciro Marsella, su parere favorevole del pm Aura Scaresella, titolare del fascicolo, ha dissequestrato il complesso sportivo "Omina" a Villalago, posto sotto custodia dalla Procura della Repubblica nel giugno 2006 su istanza dello stesso pm. Le indagini condotte dai Carabinieri di Scanno congiuntamente ai colleghi della Compagnia di Castel di Sangro, nel novembre 2008 portarono all'emissione di 7 avvisi di conclusione delle indagini nei confronti del committente dei lavori e legale rappresentante di una cooperativa, del segretario comunale di Villalago, del responsabile dell'Ufficio tecnico comunale, del titolare dell'impresa esecutrice, di un consigliere provinciale del Coni, del geometra collaudatore e del progettista.

Le ipotesi di reato, che a vario titolo hanno portarono alla loro iscrizione nel registro degli indagati, sono di truffa aggravata in concorso per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falso ideologico e abuso d'ufficio. I fatti risalgono al 2000, quando al comune di Villalago fu accordato un finanziamento da parte del Credito Sportivo del Coni per la costruzione del centro sportivo 'Omnia' a seguito del quale si diede inizio lavori. Tutto in principio sembrava andare per il verso giusto, con tanto di procedura di esproprio di alcuni terreni privati per fare spazio a quello che sarebbe dovuto diventare il fiore all'occhiello del comprensorio.

Campi da tennis, da calcio, palestra coperta, spogliatoi, parcheggi e servizi accessori. Le erogazioni, da parte del credito sportivo del Coni, avvenivano tramite stati d'avanzamento, cioe' ad ogni opera costruita veniva corrisposta la relativa tranches di pagamento. L'importo totale del finanziamento ammontava a 1 milione e 300 mila euro dei quali, a tutt'oggi, ne sono stati erogati 800 mila, producendo presunte false dichiarazioni di esecuzione delle opere e sullo stato di avanzameno dei lavori.

Solo una palestra e alcuni spogliatoi sono stati costruiti, edificazioni che risultano attualmente inagibili a causa dello stato di abbandono che ha determinato l'ammaloramento della muratura. A mettere gli inquirenti sulla pista giusta fu l'errato orientamento del campo di calcio, che nel progetto, invece di essere lungo l'asse nord-sud, risultava lungo l'asse ovest-est, quindi con il sole calante che avrebbe finito per abbagliare i calciatori. Il Credito sportivo del Coni, subito dopo l'avvio delle indagini, si dichiaro' estraneo a tutta la vicenda ponendosi a disposizione della magistratura per fornire ogni elemento utile.

L'istanza di dissequestro accolta e' stata avanzata dal sindaco di Villalago, Fernando Gatta, visto che il patrimonio immobiliare ha subito un degrado nel corso degli anni tanto da renderlo inservibile e quindi oggetto di immediati interventi di recupero. L'udienza a carico dei sei imputati, poiche' uno e deceduto per malattia nel corso della fase istruttoria, e' stata fissata per il 27 settembre dinanzi al tribunale collegiale di Sulmona.


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