Oggi a L'Aquila, primo di una serie di incontri voluti dal comune, per affrontare e tentare di risolvere una volta per tutte l'insanabile conflitto fra il popolo della notte che frequenta i locali del centro storico fino a tarda ora ed i residenti. Da sempre sotto accusa, in particolare, gli studenti universitari, che sfiorano le 26mila unità, ormai una città nella città.
Oggi è stata la volta dei gestori dei locali, seguiranno i residenti, le associazioni di categoria e le rappresentanze studentesche.
Il consigliere Enrico Perilli, delegato dal sindaco all'integrazione ed alle politiche giovanili, ha sottolineato come il comune non sia obbligato a fare incontri di questo tipo, ma solo con le associazioni di categoria, volendo così rimarcare l'apertura e la disponibilità dell'amministrazione nei confronti delle varie anime della città per cercare una soluzione condivisa.
L'assessore al commercio Luigia Tarquini si dice pronta a recepire tutte le sollecitazioni per elaborare una piattaforma partecipata.
La bozza di regolamento presentata oggi, che non è altro che una rivisitazione del precedente, risalente al lontano 1995, prevede per tutto l'anno l'apertura fino alle 3 di notte il giovedì e sabato, giornate di maggior afflusso, ed all'una tutti gli altri giorni della settimana, il venerdì, invece, saracinesche abbassate alle 2 ma solo nel periodo estivo. Previste però numerose deroghe in particolari periodi, come quello natalizio, durante il carnevale e nella settimana della perdonanza. La proposta sembra abbia trovato consenso da parte dei gestori presenti, che hanno fatto notare come la vita sociale, soprattutto delle giovani e giovanissime generazioni, si sia trascinata nelle tarde ore. Nel servizio interviste all'assessore Tarquini e ad alcuni gestori di locali del centro. (MS)