Vitalizi a ex-consiglieri ed ex-onorevoli: a parole tutti contrari

Indignati d'Abruzzo: il vitalizio ai politici va abolito

13 Luglio 2011   11:01  

Sarà l'afoso vento di crisi. Sarà il timore degli Onorevoli e degli Eletti che stavolta il popolo berciante arriverà sotto i loro palazzi dorati con il forcone in mano.

Fatto sta che da qualche settimana si moltiplicano le dichiarazioni di esponenti politici contro quella vergognoso privilegio dei vitalizi di cui sono beneficiari ex-onorevoli ed ex-consiglieri regionali, i quali con un manciata di anni di contributi e lavoro si portano a casa sontuose pensioni che ai contribuenti e comuni mortali costano la bellezza di 144 milioni di euro l'anno solo per circa 3000 tra ex-parlamentari a riposo e familiari che godono la principesca reversibilità del parlamentare defunto.

Cifra da moltiplicare se contano pure gli esborsi a vantaggio dell'esercito degli ex-consiglieri regionali. Per pagare pensioncine da 10mila euro al mese come in Calabria, e di poco meno come in  Campania, Sicilia e Basilicata. Pensioncine  che vengono percepite alla faccia di milioni di italiani a partire dai 55 anni come accade per i fortunatissimi ex-consiglieri del Lazio. 

Ma ora dicevamo il vento sta cambiando. Tuona ad esempio in tivù il vicesegretario del Pd di Enrico Letta :

''La nostra proposta e' che adesso, alla Camera, quando si discuterà' il bilancio porremo la questione del superamento del regime dei vitalizi ai parlamentari perché' e' giusto che la politica venga retribuita ma non e' giusto che lasci privilegi per tutta la vita. Mai più' si deve intervenire sulle pensioni degli italiani se non si e' risolto il problema delle pensioni dei parlamentari''.

Venendo al nostro Abruzzo: pochi giorni fa segretario regionale del Pd Silvio Paolucci ha annunciato un'iniziativa per l'abolizione del vitalizio dei consiglieri regionali. Il testo, al quale sta lavorando il gruppo, sarà presentato nei prossimi giorni. Ci si può scommettere che non sarà retroattivo, e l'eventuale abolizione, scatterà ovviamente dalla prossima legislatura. Perchè altrimenti difficilmente potrà essere votata dai consiglieri in carica, compresi quelli del Pd.

Ha recentemente espresso contrarietà allo scandalo del vitalizio anche  il coordinatore regionale del Pdl ed onorevole Filippo Piccone, nonchè sindaco di Celano.

''Vitalizi? Quando ero in Consiglio regionale - ricorda Piccone - sono stato promotore e unico firmatario di una legge depositata e mai discussa per la loro abolizione. La materia va regolamentata perché non è possibile che si percepisca una pensione dopo una passeggiata di 5 anni in Regione. Ma credo anche che questa non deve diventare una battaglia demagogica, bisogna ragionarci. Certo, non si otterranno grandi risparmi, ma una cosa del genere può dare la percezione al cittadino che la politica rinunci a qualche privilegio in un momento di grande crisi''.

Filippo Piccone, è lecito osservare, cita solo ''le passeggiate in consiglio regionale'', non quelle in Parlamento, non i vitalizi dei parlamentari, di cui anche lui sarà beneficiario. Ma forse è pèrche la domanda del giornalista era circoscritta solo a livello regionale.

L'autunno scorso, quando Antonio Borghesi (Idv) propose alla Camera di cancellare il vitalizio, l'onorevole Filippo Piccone fu tra quelli che affondarono il provvedimento.

Questo fu il risultato del voto: presenti 525, votanti 520, astenuti 5, maggioranza 261, favorevoli 22, contrari 498. Il parlamento unito e compatto disse no all'abolizione del vitalizio. Carta canta.

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