White-list ditte ricostruzione: oltre duecento candidate, ma non sarà obbligatorio sceglierle

13 Giugno 2012   11:38  

Per sapere finalmente cosa il governo ha deciso in merito allo smantellamento del regime commissariale della ricostruzione , e con cosa sarà esso sostituito bisognerà aspettre la prossima visita del ministro Barca che venerdi prenderà parte ad un incontro pubblico a L'aquila.

Ieri il ministro si è limitato a snocciolare una gran mole di numeri, per lui assai lusinghieri, relativi ai cantieri aperti alle pratiche smaltire e ai soldi spesi e pronti in cassa. Numeri relativi però alle periferie, perchè i centri storici del cratere sono ancora distrutti e senza piano ricostruzione approvato.  Guardando avanti la buona notizia è senz'altro il definitivo via libero al de Minimis ovvero allo stanziamento di 90 milioni di euro di agevolazioni sotto forma di esenzioni fiscali e contributive a beneficio delle aziende già operanti o che si insedieranno entro il 2014 nel comune del'aquila.

Barca ha poi posto l'accento sulle novità introdotte nell'ultima ordinanza, in tema di comunicazione co il cittadino,  la rigorosa tracci abilità  delle macerie, l'obbligo  di allegare alle domande di contributo almeno 3 preventivi di progettisti e 5 preventivi di imprese edili, il taglio del compenso agli amministratori di condominio e di uffici e dirigenti commissariali,  l'istituzione della white list, ovvero un elenco di operatori economici sottoposti a severi controlli antimafia e affidabilità professionale.

Sono pervenute  già 235 richieste di iscrizione, provenienti da ditte di tutto il territorio nazionale. Non sarà però obbligatorio per il cittadino optare per un impresa/progettista della white list.

DAL SITO DEL COMMISSARIO DELLA RICOSTRUZIONE

RIGORE, TRASPARENZA, LEGALITA'

E’ stata emanata la normativa di attuazione – Decreto del Commissario delegato (DCD) n. 108 del 18 aprile – dei nuovi principi di concorrenza, trasparenza, legalità e rigore introdotti con gli artt. 6, 7 e 8 dell’OPCM 4013/2012. In particolare:

a) sono stati assoggettati a verifica i tempi di avvio dei cantieri per l’edilizia privata finanziati da contributi pubblici. Dopo 30 giorni dalla concessione del contributo, i privati devono assicurare l’avvio del cantiere.

Ritardi nell’avvio o nella conclusione dei lavori (rispetto ai tempi massimi previsti dalla normativa) fanno scattare sanzioni relative all’entità del contributo erogato (0,5% del contributo erogato per ogni mese di ritardo fino ad un massimo del 5% per l’avvio; 10% del contributo per la ritardata conclusione e 1% di ulteriore penale per ogni mese aggiuntivo di ritardo fino ad un massimo del 50%; cfr. OPCM 4013/2012, art. 6 e DCD 108/2012, art. 1);

b) i compensi degli amministratori di condominio quali soggetti attuatori dei lavori per le “parti comuni” degli edifici sono stati ridotti in relazione all’entità dei lavori finanziati. Importi maggiori dei lavori danno origine ad una riduzione della percentuale di compenso: riduzione della metà per importi superiori a 1 meuro; dei tre quarti per importi superiori ai 5 meuro; dei nove decimi per importi superiori ai 10 meuro (cfr. OPCM 4013/2012, art. 6);

c) è stato reso obbligatorio un processo competitivo per la selezione dei progettisti e delle imprese per la ricostruzione privata sovvenzionata – con le domande di contributo corredate da almeno 3 preventivi di progettisti e 5 preventivi di imprese edili, iscritti nelle apposite liste di operatori di cui al punto successivo.

Per evitare la confusione giuridica e le controversie relative ai contratti di affidamento già stipulati fra i cittadini e le ditte incaricate, la norma è stata formulata in modo chiaramente non retroattivo rispetto alla data di affidamento effettuato tramite “qualsiasi mezzo idoneo a esprimere la volontà di costituire un vincolo contrattuale” (ad es. tramite un verbale dell’assemblea di condominio; cfr. OPCM 4013/2012, art. 7);

d) è stata potenziata l’azione amministrativa/informativa avverso le infiltrazioni della criminalità organizzata, con l’istituzione delle white list – liste di operatori economici della ricostruzione sottoposti a severi controlli antimafia e di trasparenza e affidabilità professionale – che consentono ai cittadini di scegliere consapevolmente all’interno di un bacino di controparti “certificate” dalle autorità competenti.

La white list offre al cittadino una presunzione informativa di assenza di infiltrazione criminale e di affidabilità professionale, ma non ne limita la libertà di scelta (il cittadino può optare per un impresa/progettista anche non iscritto alla white list). L’iscrizione alla white list da parte di imprese/progettisti che vogliono proporsi per le attività di ricostruzione privata del cratere aquilano è opzionale (cfr. OPCM 4013/2012, art. 8).

Con riferimento al lancio delle white list di imprese e progettisti di cui al punto (d), sono pervenute al Commissario delegato, al 6 giugno scorso, 235 richieste di iscrizione, provenienti da ditte di tutto il territorio nazionale.


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