Tirocinio formativo. Uno strumento introdotto nel 97 con il pacchetto Treu, pensato per favorire l'ingresso nel mondo del lavoro dei giovani, dando nel contempo un'opportunità alle aziende di formare figure professionali in vista della loro assunzione, retribuite intanto con rimborsi spesa offerti dal Fondo Ministeriale per l'occupazione. Questo nella teoria e nelle pie intenzioni, perchè nella pratica, denuncia la Cgil, le cose stano diversamente.
Lo dimostra un'indagine, realizzata dallo stesso sindacato in provincia dell'Aquila: su un campione di 639 imprese, negli ultimi tre anni risultano essere stati attivati ben 1258 tirocini formativi, e molto alto il numero di tirocini che nella stessa aziende disi susseguono uno dietro l'altro, o sono attivati solo in certi peridi dell'anno. Da qui il sospetto molto forte, almeno per quanto riguarda 94 aziende, che il tirocinio, sia solo un espediente per consentire di aggirare le leggi vigenti, camuffando come tirocinio quelle che dovrebbero essere regolari assunzioni con contratto di lavoro subordinato di giovani che dovrebbero essere pagati dall'impresa e non dallo Stato, ovvero dai contribuenti.
FT
