26 milioni per elisoccorso in Abruzzo, il Conapo: "Uno sproposito, lo si affidi ai Vigili del Fuoco"

04 Ottobre 2016   12:32  

Sulla vicenda dell’elisoccorso in Abruzzo, e in particolare sui costi del servizio che la Regione deve sostenere, il Conapo, sindacato autonomo dei Vigili del fuoco, torna a ribadire che “26 milioni di euro che la Regione Abruzzo paga al privato per questo tipo di servizio sono uno sproposito. Affidandolo ai Vigili del fuoco costerebbe meno di un terzo”.

“Secondo il direttore U.O.C. Acquisizione Beni e Servizi Azienda USL Pescara - affermano Daniele Sbarassa ed Elio D’Annibale, rispettivamente componente della segreteria nazionale del Conapo e segretario provinciale dell’Aquila dello stesso sindacato - l’elisoccorso Abruzzo costerà ‘solo’ 26 milioni di euro per i prossimi cinque anni. Peccato che con 26 milioni di euro, se solo si affidasse il servizio ai Vigili del fuoco analogamente a quanto è stato già fatto in altre Regioni, si potrebbe stipulare una convenzione ventennale”.

“Secondo alcuni - aggiungono Sbarassa e D’Annibale - i Vigili del fuoco non potrebbero effettuare tale servizio non essendo titolari di licenza di trasporto aereo. Ci pare il caso di precisare, a questo punto, che il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco è una autorità aeronautica ed i suoi velivoli sono sottoposti alla regolamentazione dei velivoli di Stato, come quelli di tutte le forze di Polizia e delle Forze armate. Questo, ovviamente, non sta a significare che sono sottoposti a minori controlli o che offrono minori garanzie ma che, al contrario, la normativa tecnica è particolarmente restrittiva. Inoltre il Corpo dei Vigili del fuoco collabora regolarmente con ENAC e adegua i propri velivoli anche alle normative internazionali. Basti pensare che i nostri elicotteri volano sempre con due piloti mentre quelli civili con uno solo. Non esiste, in definitiva, alcun problema relativo all’ENAC, diversamente non voleremmo".

“A turno - puntualizzano i due rappresentanti sindacali del Conapo - tutte le aziende private di lavoro aereo, in sede legale, hanno tentato a più riprese di affermare che il Corpo dei Vigili del fuoco non poteva stipulare convenzioni con le Regioni. In realtà il Consiglio di Stato ha sempre rigettato tali ricorsi perché non sussisteva alcuna delle motivazioni addotte.

A dimostrazione di ciò, infatti, l’elisoccorso dei Vigili del fuoco è attivo in convenzione sia in Sardegna che il Liguria. Quest’ultima Regione, addirittura, ha ritenuto conveniente ed opportuno acquistare un elicottero (A 109) e affidarlo in gestione ai Vigili del fuoco. Aspetto che conferma e rende facilmente l’idea dei vantaggi sia economici che operativi che ne sono derivati.

La disponibilità di elicotteri del nucleo di Pescara, inoltre, è di 4 elicotteri e non di uno come affermato da alcuni. Peraltro il Corpo dei Vigili del fuoco assicura la copertura del servizio con l’intera flotta aerea e con l’imminente transito dei velivoli della Forestale al Corpo avremo la più imponente flotta aerea fra le amministrazioni civili dello Stato”.

“Riguardo all’autorità sulla concorrenza - incalzano Sbarassa e D’Annibale - va chiarito che i vari contenzioni legali aperti dalle ditte private nei confronti della Regione Liguria e del Ministero dell’Interno per cercare di impedire la stipula di convenzioni per l’elisoccorso, si sono tutti risolti a favore di questi ultimi. Infatti la Corte Europea di Giustizia, interrogata da una ditta di lavoro aereo, ha chiarito che la normativa europea sulla concorrenza non è applicabile agli accordi in questione perché si tratta di convenzioni operative fra amministrazioni pubbliche.

Inoltre, l’art. 24 del D. Lgs. 8.03.2006 n. 139, come modificato ed integrato dall’art. 8, comma 6 della Legge 30 ottobre 2013 n. 125 di conversione del D.L. n. 101 del 30 agosto 2013, stabilisce in modo chiaro ed incontestabile che possono essere stipulati accordi fra il Ministero dell’Interno e le Regioni per l’organizzazione di servizi di soccorso pubblico integrato mediante gli elicotteri dei Vigili del fuoco”.

“Ci sono ancora molti altri aspetti che andrebbero sviscerati ma preferiamo non entrare ancora di più in tecnicismi che evidentemente non rappresentano la sostanza di questa querelle. E’ infatti evidente - terminano Daniele Sbarassa ed Elio D’Annibale - come la differenza sia solo politica ed è di quest’ultima la responsabilità dello sperpero di denaro pubblico cui assistiamo da anni.

Fondi utili a scongiurare la chiusura di alcune Guardie mediche e reparti ospedalieri in alcune realtà della regione, come anche lamentato recentemente dal SIM (Sindacato Medici Italiani), e che gli abruzzesi dovranno continuare a digerire laddove l’elisoccorso regionale non sarà affidato ai Vigili del fuoco”.


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