Accolte le richieste di sospensive per le antenne al Tar di Pescara

22 Dicembre 2012   21:03  

“La decisione del Tar di accogliere le prime quattro istanze di sospensiva delle ordinanze di disattivazione delle antenne di San Silvestro non ci ha sorpreso né cambia la linea assunta dall’amministrazione comunale circa la necessità di delocalizzare gli impianti da quella collina di Pescara. Ora con il nostro Ufficio legale studieremo in maniera approfondita le motivazioni dei giudici, anche per preparare ancora meglio le memorie in vista delle udienze del prossimo 10 gennaio, quando si esamineranno altre 27 richieste di sospensiva. Poi ovviamente andremo nel merito, a luglio prossimo, dove difenderemo in ogni modo le ragioni della città e dei residenti di San Silvestro.

La nostra non è una battaglia contro delle aziende, ma è un’azione a difesa del diritto alla serenità di famiglie esasperate che hanno, dalla loro parte, anche la verifica effettuata dalla Guardia di Finanza che, attraverso indagini serrate e lunghe, hanno accertato che 59 emittenti non sono a tutt’oggi provviste dell’autorizzazione comunale necessaria per trasmettere dal colle, verifica che ha determinato la firma delle ordinanze dirigenziali, e non sindacali, a sottolineare la natura prettamente tecnica e non certo politica dei provvedimenti assunti. Con i cittadini di San Silvestro andremo avanti, l’uno affianco all’altro, portando l’istanza in ogni sede possibile”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia commentando l’esito del giudizio del Tar che giovedì ha accolto la richiesta di sospensiva delle ordinanze di disattivazione a carico delle prime quattro emittenti che hanno impugnato i provvedimenti. Altre 27 analoghe richieste si discuteranno il 10 gennaio.

“Sapevamo, com’era naturale, che la battaglia su quelle ordinanze si sarebbe trasferita anche su un piano giudiziario – ha commentato il sindaco Albore Mascia -. D’altro canto in uno Stato di diritto è assolutamente legittimo che chi viene colpito da un provvedimento di tale entità adotti le proprie contromisure. Ma l’esito del primo round sicuramente non cambia la linea adottata dall’amministrazione comunale, né ci scoraggia.

Il Tar ha sospeso l’efficacia dei provvedimenti, evidentemente ritenendo necessario garantire la non interruzione del pubblico servizio, ma per avere un quadro più chiaro delle ragioni che hanno indotto tale scelta aspettiamo di leggere le motivazioni che ci aiuteranno nella preparazione della costituzione in giudizio per il 10 gennaio prossimo. Ma soprattutto ci prepareremo alla discussione nel merito che, in riferimento alle ordinanze dirigenziali emesse, parte da un assunto chiaro: le emittenti sono prive di autorizzazione comunale a trasmettere, autorizzazione che oggi possono chiedere in sanatoria, ma che non può più essere né chiesta né tantomeno concessa su San Silvestro che non è più sito idoneo a ospitare gli impianti e che è stato escluso dal Piano nazionale di assegnazione delle Frequenze.

Peraltro sull’intero territorio abruzzese ci sono altri 129 siti a terra inseriti nel Piano su cui le emittenti possono eventualmente decidere di spostarsi, senza contare il progetto-pilota messo a punto dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università de L’Aquila per lo spostamento delle emittenti al largo, su una piattaforma off shore. L’amministrazione comunale è assolutamente fiduciosa nella magistratura e ora, probabilmente subito dopo il Capodanno, convocherò un incontro con il Comitato di lotta anti-antenne per serrare le fila e concordare le prossime iniziative da adottare”.


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