Area ex-Cofa: il Pd chiede alla Regione di trasferire l'area al Comune

Confcooperative: ''La politica si muova''

05 Marzo 2013   17:15  

"La classe politica abbia la capacita' di fare sintesi e di promuovere un dialogo costruttivo e propositivo sulla riqualificazione dell'ex Cofa, un'area strategica che potrebbe rappresentare una leva per il rilancio e lo sviluppo non solo di Pescara, ma dell'intera regione.

Al centro del confronto e delle decisioni dovrebbe esserci proprio l'idea dello sviluppo, delle opportunita' e della rapidita', mentre ogni argomento importante sembra divenire sempre piu' oggetto di scontro e di rinvio".

Lo afferma il presidente di Confcooperative Pescara e vicepresidente della Confederazione regionale delle cooperative, Giuseppe D'Alessandro, commentando la vicenda relativa alla riqualificazione delle aree ex Cofa di Pescara e la rinuncia al progetto da parte della Camera di Commercio.

"Senza voler entrare nel merito dello scontro politico - afferma D'Alessandro - l'auspicio e' che si possa assistere ad uno scatto di reni da parte di tutti i soggetti coinvolti, cosi' da dimostrare alla citta' che e' possibile dare risposte concrete. Troppo a lungo in quell'area a fare da padroni sono stati il degrado e il disagio.

Per una citta' che ambisce a divenire capitale dell'Adriatico, il punto di partenza e' proprio l'ex Cofa, area strategica, simbolo stesso della citta', visibile a chiunque arrivi a Pescara".

"La riqualificazione del complesso, tra l'altro - aggiunge il presidente di Confcooperative -, non sarebbe solo sinonimo di rilancio e sviluppo, ma rappresenterebbe anche un valore significativo dal punto di vista dell'occupazione, in un momento drammatico dell'economia. Al contrario, la mancata riqualificazione delle aree vorrebbe dire rinunciare ad un'opportunita' di ritorno oggettivo per la citta' di Pescara e per l'intero Abruzzo".

"Consapevoli di quanto sia un'impresa ardua decidere cosa fare di quelle strutture - conclude Giuseppe D'Alessandro - l'augurio e' che si apra ora una fase di confronto e profonda riflessione, affinche' in tempi certi si possano dare alla citta' quelle risposte concrete che i pescaresi attendono da troppo tempo ".

L'opposizione di centrosinistra sotto accusa intanto rilancia: la Regione trasferisca al Comune di Pescara le aree ex COFA

''Prendiamo atto, con rammarico, della decisione assunta dalla Camera di Commercio di recedere dalla partecipazione ad una iniziativa di sviluppo delle aree ex COFA, di cui l’amministrazione del Sindaco Mascia si porta interamente la responsabilità, con la consapevolezza di una mai venuta meno pianificazione pubblica come garanzia di trasparenza e realizzazione di quanto veramente necessario per la collettività pescarese.

Questa parola “pubblico” è risuonata e continua a risuonare nel palazzo comunale poiché ritenuta l’unica per la migliore utilizzazione delle aree ex COFA che, in tal modo, potrebbero rappresentare un autentico fiore all’occhiello per la riqualificazione di quella parte importantissima di Pescara.

Se il Comune di Pescara ha un qualche diritto a poter avere una quota parte di quel fondo di 150 milioni di euro dei FAS che la Regione Abruzzo sta costituendo attraverso la dismissione del proprio patrimonio, incluse le aree ex COFA e non solo del Comune di Pescara – vedasi delibera Giunta regionale n. 130 del 23.03.2009 -, così come espressamente dichiarato dal Consigliere Sospiri in queste ore: “Con la senatrice Chiavaroli – ha detto il consigliere Sospiri – abbiamo lavorato molto in Regione per giungere alla dimissione di immobili pubblici inutili per finanziare opere pubbliche, e quei 13 milioni di euro ricavati dall’accordo di programma avrebbero finanziato una quota dei fondi FAS di 150milioni di euro.”, oggi chiediamo a tutti i consiglieri ed assessori regionali della Città di Pescara di far si che la Regione Abruzzo in luogo di denaro trasferisca al Comune di Pescara le aree ex COFA.

Questa si che sarebbe una svolta vera per il futuro di quell’area in quanto:

1. Il Comune di Pescara potrebbe dar seguito, come da PRG, alla pianificazione unitaria di quelle aree;

2. Il Comune di Pescara, sulla stregua degli indirizzi fissati dal Piano Particolareggiato già adottato, può avviare immediatamente un concorso internazionale per elaborare un progetto di trasformazione di quelle aree;

3. Il Comune di Pescara, una volta acquisito il progetto, avvii immediatamente un bando per l’individuazione dei soggetti interessati alla realizzazione di quanto progettato che potrebbe vedere la partecipazione della stessa Camera di Commercio.

Una tale programmazione si pone indubitabilmente ed unicamente in funzione di un interesse pubblico che risulterà tutelato e salvaguardato oltre ogni possibile illazione e pregiudizio.

Ogni altra scelta perseguita dall’amministrazione Mascia è dettata solo dalla approssimazione e dalla superficialità come sin qui ampiamente dimostrato.''

 


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