Barone: "Zeman può far ricordare Galeone"

Il giornalista Sky:"Se trova l'alchimia arriveranno i risultati"

18 Luglio 2011   16:06  

E' cominciata da pochi giorni l'avventura del Pescara 2011-2012; un'avventura cominciata a San Martino sul Cimino con Zeman alla guida tecnica dei biancazzurri. A parlarci del boemo in una panoramica a trecentosessanta gradi, è Daniele Barone, noto giornalista e telecronista delle partite dei biancazzurri per la redazione di Sky, nonché voce autorevole nello scenario della Serie Bwin: “Zeman ha avuto sicuramente un impatto fortissimo sulla piazza- ci spiega al telefono Barone- perchè arrivato in un momento piuttosto difficile e di possibile ristrutturazione, in cui anche fra i tifosi cominciava a salire un filo d'ansia. Proprio per questo motivo Zeman ha acceso la piazza di Pescara, che con lui ha fatto sicuramente un grosso colpo mediatico: quello di Zeman è un nome che da sempre suscita entusiasmo vuoi per lo stile, vuoi per le sue idee, vuoi per le sue dichiarazioni, mai banali, sul sistema calcio. Le partite non si vincono solo grazie all'immagine, ma diciamo che la “fase uno” dell'operazione Zeman è riuscita alla grande”. Tuttavia, adesso viene il difficile e cioè, per usare le parole di Barone, la “fase due”, ovvero quella che riguarda il modulo e, soprattutto, i risultati: “Sicuramente si partirà con il 4-3-3, che è un marchio di fabbrica del mister, ma non si può esser certi né che vada bene, né che vada male. In verità, i detrattori di Zeman gli accusano di aver vinto solo due campionati (a Licata e Foggia ndr), e che quindi le sue glorie sportive siano un po' pochine- una cosa è certa: con il nuovo allenatore dei biancazzurri bisogna lavorare seriamente: “Il calcio di Zeman è molto impegnativo a livello di squadra: sia dal punto di vista fisico e atletico, sia da quello strettamente tattico” -ha proseguito il giornalista- “Non è semplice capire subito certi meccanismi ed entrare in una certa concezione di calcio, ma comunque il “tutti all'attacco” può anche dare molte soddisfazioni, pur correndo qualche rischio con una difesa che rimane sempre alta.”

Si respira aria d'innovazione in riva all'Adriatico, e qualcuno, forse anche da un'ondata leggermente eccessiva di entusiasmo si lascia andare al paragone con Galeone, paragone che, a detta di Barone, non risulta essere poi così improponibile: “A Pescara, sono passati ottimi allenatori che poi hanno trovato anche il successo altrove, tuttavia Zeman è l'unico allenatore in grado di poter ricordare alla tifoseria Giovanni Galeone. Non so fino a che punto lo possa eguagliare nei risultati, di certo se dovesse trovare la giusta alchimia con la rosa, anche le vittorie arriveranno.”

Dal mercato sono arrivati giovani dal grande potenziale come Immobile e Romagnoli ma non è detto che ci sia spazio solo per i giovani, anzi, tutti possono trovare posto in squadra, basta avere l'atteggiamento giusto: “C'è bisogno di una grande disponibilità mentale- dice Barone -Zeman è un allenatore di grande carisma, i giocatori, soprattutto i più giovani, vogliono sottoporsi alle sue sedute sia fisiche che atletiche, perchè da uno come lui c'è sempre qualcosa da imparare sia per gli emergenti e sia per chi ha già alle spalle qualche campionato. Mi aspetto che tutti possano lavorare al meglio, credo, però, che per vincere i campionati ci sia bisogno di trovare la formula magica, non basta essere più forti: quella giusta combinazione tra vari fattori, che poi ti permette di arrivare prima degli altri.” Insomma, le potenzialità per far bene ci sono, anche se il campionato cadetto riserva sempre mille sorprese, ne sa qualcosa Barone che lo segue da vicino: “La serie B è un campionato impronosticabile, gli ultimi anni ci hanno detto che questa categoria non ha nulla a che vedere con la massima serie, dove il monopolio è mantenuto da tre o quattro big. In B molte squadre, provenienti, dalla C poi vincono il campionato come è successo con il Novara e il Cesena, o anche al Varese che poi ha perso i play-off. Al momento, possiamo dire che sulla carta le solite sono le favorite, a partire dalla Sampdoria, passando per il Torino fino ad arrivare al Padova, che si sta muovendo bene sul mercato. Ecco, queste squadre sono molto più forti del Pescara”- ma non è detto che al cento per cento siano loro a salire, tutti hanno più o meno le stesse chance- Il campionato sarà lungo e stressante: se dovessi fare una griglia il Pescara lo collocherei in una fascia media, visto che è una squadra giovane e ristrutturata- ma anche il Delfino può dire la sua- L'anno scorso Di Francesco ha fatto bene e finchè il campionato è stato vivo la squadra si è giocata il posto per andare agli spareggi, non vedo perchè quest'anno non possa non andare allo stesso modo: se Zeman riesce a stabilire un certo equilibrio, penso che oltre ai gol, vedremo anche i risultati”.

Daniele Polidoro


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