Bufera Tercas, inchiesta parallela sul crac Di Mario: in tutto 48 indagati

Il legale di Di Matteo presenta il ricorso al Riesame

23 Dicembre 2013   10:33  

Proseguono le indagini della magistratura sulla bufera che ha travolto la Tercas, che hanno sinora visto l'arresto dell'ex dg Antonio Di Matteo per bancarotta fraudolenta e la scoperta di un "tesoro" di circa 2 milioni in un conto cifrato di Singapore di cui era beneficiario.

Secondo la Procura di Roma, infatti, la vicenda della Cassa di Risparmio teramana è legata a doppio filo al crac da 800 milioni dell'imprenditore molisano (ma trapiantato da anni a nella capitale) Raffaele Di Mario: nello specifico, i vertici della Tercas, con in testa Di Matteo e l'avvocato Lino Nisii, residente dell'istituto fino al 2012, creditori nei confronti di Di Mario di circa 23 milioni di euro, avrebbero tentato di mantenerlo egualmente in vita per recuperare più soldi possibili a danno di altri creditori.

Una vera e propria bancarotta preferenziale, attuata tramite la creazione di una presunta "banca parallela" a San Marino: i filoni potrebbero presto ricongiungersi, ed arriverebbero a contare complessivamente ben 48 indagati.

Intanto, in giornata, l'avvocato Massimo Krogh, legale di Di Matteo, presenterà il ricorso al Tribunale del Riesame.


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