Un aggiustamento strutturale del deficit pari allo 0,3% nel 2018 e la stabilizzazione del rapporto debito Pil.
E' l'indicazione contenuta in una lettera che il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ha inviato alla Commissione Europea per comunicare, dopo le raccomandazioni inviate le scorse settimane, "la portata dell'aggiustamento ritenuto adeguato allo stato delle finanze pubbliche del nostro paese, anche alla luce dello sforzo di riforma che prosegue ininterrotto da alcuni anni".
Il ministro @PCPadoan ha scritto alla Commissione europea sull’aggiustamento per il 2018. Qui la lettera https://t.co/YX9iyEhOGB #Ue pic.twitter.com/jTr94o8i2Z
— MEF (@MEF_GOV) 1 giugno 2017
La riduzione da 0,8 a 0,3 punti di deficit della manovra 2018, così come richiesto all'Ue dalla lettera di Padoan, equivarrebbe - secondo quanto risulta all'ANSA - ad uno ''sconto'' di circa 9 miliardi sulle misureda adottare con la prossima legge di Bilancio.
Unendo a questo l'effetto di trascinamento della ''manovrina'', sarebbero quindi sufficienti - secondo alcune valutazioni - 6 miliardi di interventi per evitare l'aumento dell'Iva, cioè per sterilizzare la clausole di salvaguardia ora previste per i conti 2018.
Alla lettera è anche allegata l’analisi comparata dell’intenso sforzo di consolidamento dei conti pubblici realizzata dall’Italia dal 2009 in avanti, che colloca il nostro paese in cima alla lista degli Stati virtuosi dell’Unione europea.
L’analisi aggiornata è anche presente nello specifico focus sul sito mef.gov.it