Cadavere carbonizzato a Carsoli, resta in piedi l'ipotesi di omicidio

Verranno eseguite perizie

15 Novembre 2013   11:49  

Gode ancora di una netta preferenzialità l'ipotesi dell'omicidio in merito al cadavere carbonizzato rinvenuto giorni fa in un'auto nei pressi di Carsoli, nella Marsica.

La Procura della repubblica di Avezzano, infatti, ha deciso di affidare ad alcuni esperti l'esecuzione delle perizie atte a chiarire le cause esatte di un decesso che, per quanto orribile nella modalità, presenta ancora vari punti oscuri.

In modo particolare, l'autopsia non ha saputo chiarire se il cadavere, pressoché irriconoscibile a causa delle deturpazioni subite dal fuoco nell'abitacolo, appartenga o meno al legittimo proprietario dell'auto bruciata, il 78enne Giovanni Lonardo, residente a Marino in provincia di Roma.

Gli elementi sinora rinvenuti, una capsula dentaria e la lente di un paio di occhiali, non hanno infatti fornito adeguate certezze sull'identità del morto, nè sul cadavere sono state rinvenute ferite da arma da fuoco, per cui maggiori indicazioni potrebbero pervenire dagli esami del Dna.

Ma la vicenda presenta anche altri aspetti ancora da decifrare: inanzitutto, la presenza della vettura in quella zona, tra le frazioni di Pietracessa e Tufo di Carsoli, difficilmente raggiungibile da chi non la conosce, e che lascia quindi propendere gli investigatori per la non casualità della presenza della vittima nel luogo, ed in secondo luogo la posizione in cui é stato ritrovato il cadavere, nel sedile accanto al posto di guida, che ha lasciato più di un dubbio negli inquirenti.


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