Comunità montane inutile fardello? Non è così

Lettera del Presidente UNCEM

03 Febbraio 2010   15:19  

A seguito dell'ultima riunione che si è tenuta il 1° febbraio scorso con l'Assessore regionale agli Enti Locali ed al Bilancio, Avv. Carlo Masci, sulle problematiche riguardanti il futuro assetto istituzionale, organizzativo e finanziario delle Comunità Montane, l'UNCEM, prima fra tutte, ha ribadito la mancanza di liquidità, di cui soffrono da tempo le Comunità Montane, che non consente già dal prossimo mese di pagare gli stipendi e di soddisfare gli impegni contrattuali verso i fornitori e, soprattutto, verso le cooperative che svolgono i delicati servizi sociali nei piccoli comuni montani.

Il blocco di tutte le attività avrebbe effetti devastanti sulle popolazioni montane, già fortemente provate dai drastici tagli nazionali alla scuola, ai trasporti ed agli altri servizi primari. Da tempo sollecitiamo interventi urgenti per scongiurare conseguenze dannose per i territori montani, la parte più debole dell'intero territorio regionale, rimasti inascoltati. La legge per la montagna, da anni, giace negli uffici regionali e non si è riusciti, nonostante le nostre reiterate richieste, nemmeno ad avviarne il percorso legislativo.

Abbiamo rappresentato all'Assessore la necessità, non più rinviabile che la Regione Abruzzo avvii una programmata politica per la "montagna", concertata con le Autonomie Locali, che tenga conto delle sue potenzialità di risorse umane, economiche, produttive ed ambientali, necessarie per un armonico sviluppo sostenibile dell'intera Regione.

Pertanto, le soluzioni prospettate dall'Assessore Masci ci hanno profondamente deluso!

Le Comunità Montane rappresentano, come hanno ampiamente dimostrato negli oltre 40 anni di attività, l'unico strumento necessario per l'organizzazione dei servizi associati e soggetti di programmazione socio-economica dei territori montani.

Riteniamo, pertanto, che LE COMUNITÀ MONTANE, QUALI FORME ASSOCIATIVE OBBLIGATORIE, debbano continuare ad esistere, così come previsto dallo Statuto Regionale e dalla Legge Regionale n. 10/2008 e continuare a svolgere il loro ruolo di tutela e sviluppo del territorio montano. LE COMUNITA' MONTANE (ENTI ISTITUZIONALI CON DOTAZIONE ORGANICA E FINANZIARIA) NON SONO SOSTITUIBILI DA ALTRE FORME ASSOCIATIVE, LEGATE ALLA LIBERA E DISCREZIONALE VOLONTA' DI ADESIONE, QUALE L'UNIONE DEI COMUNI.

L'UNIONE DEI COMUNI POTREBBE RAPPRESENTARE SOLO UN'ALTERNATIVA PER QUEI COMUNI CHE ESCONO DALLE COMUNITA' MONTANE MA NON UN'OPPORTUNITA' PER QUELLI CHE NE FANNO PARTE.

QUESTA E' LA VERITA'! L'ASSESSORE MASCI, SE VUOLE TAGLIARE LE COMUNITA' MONTANE A FAVORE DELL'UNIONE DEI COMUNI, LO DICA CHIARAMENTE ED ABBIA IL CORAGGIO DI ASSUMERSENE LA RESPONSABILITA' LEGIFERANDO IN MERITO.

A tal proposito, comunque, abbiamo convocato una riunione per venerdì 5 p.v. alle ore 15,00, presso la sede regionale in Viale Bovio a Pescara, con i Presidenti delle Comunità Montane della Regione Abruzzo e della Giunta Esecutiva dell'Uncem.

 

L'Aquila, 2 febbraio 2010

 

Il Presidente dell'Uncem Abruzzo

(Ing. Diego GASBARRI)

 


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