Discarica presso l'ex sanatorio San Camillo, imputato Zavattaro

Accusa di gestione illecita di rifiuti

05 Maggio 2015   13:07  

E' passato quasi un anno e mezzo da quando, nel gennaio 2014, la Forestale ha provveduto ad effettuare il sequestro dell'ex sanatorio San Camillo di Chieti (di proprietà della Asl), per via della copiosa presenza di rifiuti anche pericolosi nelle vicinanze dell'ingresso principale.

Stando ai riscontri degli uomini della Forestale, si trattava di una vera e propria discarica a cielo aperto: sedie, letti, pc rotti, apparecchiature mediche, frigoriferi, tubi di gas, plastica e quant'altro. Il tutto senza alcuna protezione in un contesto di totale abbandono, sin dal 2007 allorché le attività mediche cessarono definitivamente.

La successiva inchiesta ha portato al rinvio a giudizio del manager della Asl Francesco Zavattaro e del direttore dell'Unità operativa complessa investimenti patrimonio e manutenzione Filippo Manci, ora imputati con l'accusa di gestione illecita di rifiuti in base all'articolo 258 comma III decreto legislativo 152/2006. La prima udienza ha avuto luogo nella giornata di ieri.


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