Dolce&Gabbana o Volta&Gabbana, il Web non Perdona gli Stilisti e Parte il Boicottaggio

13 Marzo 2015   07:27  

ROMA - E' un'intervista a far tremare l'impero commerciale costruito dai due stilisti più ecclettici degli anni '90.

Domenico Dolce e Stefano Gabbana sono sempre stati più che due collaboratori, erano una coppia, la prima vera coppia gay dichiarata del mondo della moda, e del mondo imprenditoriale italiano.

Faro e luce sia di stile che di modernità per milioni di gay che vent'anni fa erano considerati poco più che una trasgressione, un capriccio.

Così fece notizia l'intervista a Vanity Fair del 2005 quando i due, che ancora stavano insieme dichiaravano: «un figlio solo, ma pure cinque, dieci, anche una squadra di calcio. Mi piace il casino a tavola, il rumore dei piatti, dei bicchieri, proprio la famiglia» (Domenico Dolce). Il suo compagno si era detto contrario invece, sostenendo l'importanza di una figura materna (di sesso femminile) per la crescita di un bambino o di una bambina.

Oggi fa scalpore, quindi ritrovarseli sulla copertina di Panorama a difendere l'istituzione del matrimonio tradizionale, sostenendo che oltre la religione, la tradizione e la biologia vogliono che una famiglia in quanto tale debba essere composta da una madre e un padre.

Che Dolce negli anni abbia cambiato opinione?

Intanto il web che non perdona li ha subito apostrofati come i Volta&Gabbana e sul web c'è chi parla di boicottaggio.

La cosa, infatti non è passata inosservata alla comunità gay che conta sull'appeal dei grandi personaggi per smuovere le coscienze e così smuovere anche il Legislatore.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore