Edimo: Antonello Taddei condannato a 1 anno e 6 mesi per violenza privata continuata sugli operai

Aveva minacciato di licenziamento due dei suoi operai nel caso avessero denunciato i gravi infortuni sul lavoro di cui erano rimasti vittime.

La vicenda risale a 6 anni fa, e i due operai che avrebbero denunciato il caso, per la precisione uno il 15 maggio del 2007 e l’altro il 28 giugno di quello stesso anno, sarebbero stati poi licenziati.

Secondo il giudice unico del tribunale Giuseppe Grieco, Antonello Taddei, amministratore unico della ditta Edimo Prefabbricati srl, dove i due operai lavoravano, avrebbe costretto - così riporta il quotidiano il Centro - gli operai a mentire, e per questo è stato ieri condannato a 1 anno e 6 mesi per il reato di violenza privata continuata.

La vittima del primo infortunio oggetto del procedimento penale, avvenuto nel maggio del 2007, è l'operaio Giampaolo Di Fabio che, secondo quanto sostenuto dal suo legale Emilio Bafile, non fu neanche portato al pronto soccorso nonostante le evidenti lesioni e a una gamba. In ospedale l’uomo si presentò solo il giorno dopo dichiarando ai medici, che lo hanno poi sottoposto a un intervento chirurgico, di essere caduto dalle scale della sua abitazione.

Tutto per non perdere il lavoro come nel secondo caso che ha riguardato un altro operaio, Angelo Palazzone, rimasto anch’egli vittima di un infortunio, con una prognosi di 40 giorni. 

L’operaio fu costretto a raccontare una versione diversa dell’incidente, nel quale ha riportato la frattura a una mano, per non correre il rischio di perdere il posto.

I due operai, si sono succesivamente decisi a denunciare il fatto al sindacato (la Cgil), ma una volta completata la convalescenza, hanno trovato porte chiuse alla Edimo.

Dalla denuncia è partita l'ispezione nel cantiere e l’inchiesta che ha fatto finire sotto processo l’amministratore della Edimo.

Il giudice ha anche stabilito un risarcimento dei danni ai due operai infortunati e licenziati, che sarà liquidato in sede civile.