Elezioni, mal di pancia alla corte di Monti: l'Udc si autosospende

14 Gennaio 2013   10:12  

L'ufficialità per alcuni nomi ancora manca ma nel frattempo regna il malumore nella base e negli eletti dell'Udc che con il Fli devono presentara i nomi nella lista che alle prossime politiche corre in sostegno a Mario Monti presidente del Consiglio.

I mal di pancia nel partito di Pierferdinando Casini non sono affatto pochi.

In realtà manca poco, si stanno limando i dettagli per i candidati alla Camera. Al Senato invece tutto già deciso: capogruppo per l'Abruzzo è l'attuale consigliere regionale Nicoletta Verì, ex Pdl.

Altro nome quasi certo quello del vice presidente vicario del Consiglio regionale, Giorgio De Matteis, ex Movimento per le autonomie, come numero due alla Camera.

In Abruzzo, come in altre regioni, i centristi hanno incontrato grandi difficoltà a tenere insieme la base, tanto da creare, da secondo quanto si è appreso, tensioni tra il leader nazionale, Pierferdinando Casini, e il segretario, Lorenzo Cesa.

Il fatto che denuncia i malumori più gravi è che eletti e amministratori dell’Udc abruzzese si sono autosospesi, in una riunione a Pescara, in dissenso con le scelte romane sulle candidature alle elezioni politiche con la richiesta di un incontro urgente non con il leader Casini, ma con Cesa, e con il presidente, Rocco Buttiglione. Nessun incontro con Casini, ritenuto responsabile della cancellazione della vecchia guardia, guidata dal capogruppo in Consiglio regionale, Antonio Menna, e dal presidente della provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, che per candidarsi si era anche dimesso dal suo incarico.

Avevamo parlato di liste certe, come quella al Senato lista unica in cui si racchiudono esponenti di FLi, Udc e lista Monti. Lista che pare nata "all'insaputa" dei diretti interessati.

Sul fronte dei finiani, infatti il capogruppo in Consiglio regionale, Berardo Rabbuffo (ex Pdl), e Maurizio Teodoro (ex Margherita), in una nota, hanno denunciato il fatto che sono stati candidati al Senato con la lista Monti senza che nulla fosse stato concordato e alcunché gli venisse comunicato.

 

E diffidano dall'uso dei loro nomi.

Intanto Menna ha fatto capire che altre decisioni clamorose potrebbero essere adottate.

E già a Pescara una sorpresa è arrivata con la prima posizione assegnata al parlamentare uscente Paola Binetti, teocon nota in Abruzzo medico, famosa per le sue posizioni ultra conservatrici ed è ex esponente della Margherita e del Partito democratico, nonché numeraria dell'Opus Dei, prelatura personale della chiesa cattolica al centro anche di controversie.

Il vero caos all'interno dell'Udc è stato determinato dalla candidature di persone non iscritte appunto Verì (ex Pdl) e probabilmente di De Matteis (ex Mpa).

L'obiettivo neanche troppo celato, di Casini è arrivare sotto il 4% sbarrare dunque la strada al Pd, creando lo stallo al Senato che gli impedirebbe l'ingresso a Palazzo Chigi.

E nell'attesa dell'ufficilizzazione dei nomi per la Camera dei Deputati, escono altre indiscrezioni, su nomi blindati di parenti.

Secondo l'Huffington Post l'ex presidente della Camera Casini avrebbe candidato come seconda in Emilia Romagna la cognata Silvia Noé, moglie di suo fratello Federico. Tra i candidati Udc potrebbe esserci anche Fabrizio Anzolini, fidanzato di Maria Carolina, figlia dell'ex presidente della Camera. Per lui ci sarebbe un posto blindato in Friuli Venezia Giulia.



 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore