Frana Ripe, sul posto Cnr e geologi universita' Firenze

23 Marzo 2015   19:55  

Un lungo sopralluogo fin dentro il bosco e poi nell'abitato. I geologi dell'Universita' di Firenze, centro di riferimento per il rischio idrogeologico, insieme a quelli del Cnr, hanno trascorso la giornata a Ripe di Civitella (Teramo) inviati dalla Protezione Civile nazionale su richiesta della Regione Abruzzo. Nelle prossime ore rimetteranno una relazione ufficiale ma nella riunione che si e' svolta nel pomeriggio con gli enti locali hanno consigliato di confermare l'ordinanza di sgombero emessa dal Comune di Civitella - che riguarda una decina di case - perche' si e' in presenza di una "colata" ancora in evoluzione con importanti "dilavamenti" verso la frazione. Non dovrebbero correre pericoli le altre abitazioni non evacuate ma, secondo gli esperti, e' necessario predisporre un sistema di monitoraggio di tipo georeferenziato o con radar per capire come evolve la situazione. Il movimento franoso e' vasto (supera i 50 ettari iniziali); la strada provinciale 53, nel tratto sopra il paese verso San Giacomo, e' sprofondata fino a dieci metri; in molti punti e' letteralmente sbriciolata sotto la spinta di acque sotterranee, fango e detriti. All'ingresso di Ripe, unica via d'accesso al paese e per i mezzi di lavoro e soccorso, la strada e' continuamente invasa dalla frana e viene mantenuta aperta grazie ai mezzi della Provincia che per 24 ore al giorno spalano la massa di fango che arriva dal versante franoso. "Non e' una situazione che reggeremo a lungo - ha spiegato il consigliere delegato alla viabilita', Mauro Scarpantonio che ha partecipato al sopralluogo e incontrato i geologi. Questo tipo di intervento ci costa quattro mila euro al giorno e non e' certo risolutivo anche perche' fra un po' non sapremo dove smaltire il fango. Bisognera' pensare ad una viabilita' alternativa ma dove? E con quali risorse?". Una cosa e' certa, come sottolineato dai geologi: non si puo' agire con interventi estemporanei, bisogna fare un piano generale, lasciare stabilizzare il versante, regimentare l'acqua che scorre in abbondanza in superficie e sotto la terra e nel frattempo trovare soluzioni per garantire la viabilita' d'accesso. Il Comune di Civitella, oggi rappresentato dalla sindaca, Cristina Di Pietro e dai suoi assessori, ha aperto un Coc - Centro operativo di Protezione Civile - e attorno a quel tavolo gli enti locali, insieme ai tecnici, dovranno decidere come proseguire e quantificare le risorse necessarie. Le squadre della Provincia sono continuamente al lavoro, sia per mantenere sgombra la strada che per gli interventi di regimentazione delle acque.


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