Guerra della bandiera, Giorgio De Matteis rimette a posto il tricolore

Mentre il pandino del sindaco fa "resistenza passiva"

16 Maggio 2013   15:48  

L'Aquila tornerà forse un giorno a volare, purché il Governo si decida a mettere i soldi dovuti per la ricostruzione e le classi dirigenti abruzzesi, e anche i cittadini tutti, facciano la loro parte, in termini di fatti concreti, più che di parole, che sono già più che bastevoli.

Nell'attesa a volare alto sono stati il vicepresidente del consiglio regionale Giorgio De Matteis, e il consigliere comunale di opposizione Daniele Ferella, a bordo di un cestello elevatore, per rimettere al suo posto, con dannunziano trasporto, la bandiera tricolore fatta rimuovere dagli uffici pubblici cittadini e dalle sede del Comune di Villa Gioia da parte del sindaco Massimo Cialente, in segno di protesta per il mancato arrivo dei fondi della ricostruzione, promessi a più riprese, ma ancora drammaticamente virtuali.

Ha dichiarato Giorgio De Matteis, al termine dell'azione dimostrativa: ''Noi abbiamo ricollocato il tricolore dov’era e com’era. Come è giusto che fosse, e cogliamo l’occasione per invitare ogni cittadino aquilano a fare altrettanto. Espongano un tricolore dal proprio balcone o dalla propria finestra, imbandierino la città.

E’ questa la protesta che deve giungere a Roma. Cialente - rincara poi al dose De Matteis - ha commesso reato nei confronti del suo popolo, privandolo dell'identità nazionale, il tricolore rappresenta la gente non il Governo che dovrebbe essergli amico, noi abbiamo oggi ripristinato lo Stato di diritto”.

Hanno aderito alla manifestazione anche gli esponenti dell'opposizione Corrado Ruggeri ed Emanuele Imprudente.

A nulla è valsa la resistenza passiva della vecchia Panda 4x4 del sindaco Massimo Cialente parcheggiata proprio dvanti al Comune e sotto l'asta vuota.

Per impedire, insinua qualcuno, o ameno per rendere più arduo, lo svolgimento della manifestazione.

 


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Giorgio De Matteis rimette il Tricolore
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