I candidati sindaco di Ortona: sì al Parco della Costa Teatina

29 Aprile 2012   19:38  

Nutrita la presenza della cittadinanza all'interessante confronto tra la Costituente Vogliamo il Parco della Costa Teatina e i candidati sindaco del Comune di Ortona.

L'organizzazione dell'evento ha incontrato diverse difficoltà organizzative, tra le quali i numerosi impegni dei candidati sindaci per la campagna elettorale, un consiglio comunale convocato all'ultim'ora. Non sono mancate neanche quelle logistiche.

Ovviamente tutti i candidati sono stati invitati dalla Costituente non solo per il tema “Parco” ma anche per gli altri notevoli temi ambientali (la deriva fossile in primiis). I candidati Remo Di Martino, Giulio Napoleone e Tommaso Cieri, non si presentano all'incontro neanche con una loro rappresentanza, Cieri e Di Martino comunicano l'impossibilità causa forze maggiori. L'assenza di tre candidati per la Costituente Vogliamo il Parco non è un problema, poichè in questo comunicato stampa sono illustrate le domande poste, alle quali, sempre a mezzo stampa i suddetti possono rispondere, tenendo ben chiara una direttrice: chiunque parli di tutela ambientale, di nuove idee, di giovani, non può che essere contrario alla industria mineraria in questi territori, l'Arduini è stata chiarissima nella sua introduzione, citando studi sull'impatto economico e ambientale che ne deriverebbe, come dire: per ogni posto di lavoro nel “fossile” se ne perderebbero tre se non di più, ma soprattutto si perderebbe la capacità di scelta che le valenze territoriali possono dare, nonché la storia anche economica delle stesse, per le generazioni presenti e future.

Lino Salvatorelli, coordinatore della Costituente, illustra come lo strumento parco non può che rendere più razionali e “armoniosi” i nostri piani regolatori, recependoli interamente senza apporre vincoli che non siano già stati posti, e sancendo regole uguali per tutti, e chiede direttamente ai candidati: “Perchè no al Parco?”.

L'ingegnere Lorenzo Luciano, membro scientifico del comitato pro parco, dopo un breve ma illuminante excursus sui tempi che viviamo, di palese crisi industriale e di richiesta “mondiale” di altri modelli di sviluppo, che partono proprio dalle peculiarità territoriali, chiede invece risposte in merito al futuro che hanno in mente i nostri amministratori nel quadro di riferimento precedentemente illustrato, un futuro che ha bisogno di idee giovani, di innovazione e inventiva, ma soprattutto grazie al Parco la capacità di fare sistema su tutta la costa.

Antonio D'Angiò, operatore turistico, spiega come il turismo ha una capacità dirompente nel creare decine di opportunità di lavoro diversificate, poiché oggi non c'è una unica formula di turismo, e comunque il turismo natura, strettamente legato a quello enogastronomico e culturale, è l'unico in costante crescita, il brand Parco è l'ultima occasione per questi territori, specie per il lavoro giovanile.

I presenti, De Lutiis, Valentinetti, Gizzi, Potenza, D'Ottavio e Vanni, seppure con diverse sfumature di entusiasmo e di convinzione, dicono pubblicamente sì al Parco della Costa Teatina, e parlano di un futuro in cui tutelare la salute, promuovere un turismo sostenibile e proclamare la vocazione agricola (d'eccellenza) e turistica del nostro territorio, nel rispetto obbligato dell'ambiente.

De Lutiis sposa in toto la grande opportunità del Parco per questi territori, nel suo programma ha anche presentato la cartografia di riferimento sui territori di Ortona che rientrano nel parco, proponendo proprio Ortona come sede del parco. D'Ottavio ribadisce che sono gli esponenti del suo partito Staniscia nel 2001 e Legnini nel 2010 a lanciare e rilanciare l'occasione Parco. Potenza ribadisce che la visione Parco con tutte le attività innovative e i finanziamenti agevolati sono la parte integrante del loro programma, l'unica risposta anche a questa crisi economica strutturale. Gizzi seppur con qualche perplessità, mette nero su bianco i grandi numeri dell'agricoltura ortonese, e auspica un tavolo con esperti al fine di dirimere tutti i dubbi, e implementare al massimo le possibilità del parco. Valentinetti spiega come in questa crisi, sia forte il pericolo per i territori di essere preda di forte attività speculative, redditizie per pochi, a svantaggio dei molti, il parco potrebbe essere un deterrente. Vanni essendo un medico ha come primo obiettivo il benessere e la salute della sua città, e vedendo la sostanziale adesione al parco dei presenti, lancia una possibile alleanza. Questo in estrema sintesi, lasciamo ai diretti interessati ulteriori comunicati stampa sul tema.

A questo punto la Costituente Vogliamo il Parco, aspetta le risposte a mezzo stampa, dei candidati assenti, anche in virtù di quanto scritto nei loro programmi: trasparenza, implementazione dei processi democratici. Ci sembra questa un bella occasione per dimostrarlo.


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