Il Convitto dell'Alberghiero rischia di chiudere. Blasioli (PD): "Urge intervento del sindaco"

25 Novembre 2013   17:02  

Riceviamo e pubblichiamo dal consigliere comunale PD di Pescara Antonio Blasioli in merito al rischio di chiusura del Convitto dell'Istituto Alberghiero "Filippo De Cecco":

L'istituto Professionale statale Alberghiero di Pescara è una delle eccellenze del nostro territorio, e lo è per la qualità dei suoi insegnanti ma anche per la l'appetibilità che gli deriva dalla presenza del Convitto.

L'Istituto è dotato di un convitto, che si sostiene economicamente sulle rette di convittori e seminconvittori, ma anche sul contributo di Provincia e Comune.

Se la Provincia si occupa infatti degli spostamenti degli alunni dalla sede del Convitto, che si trova presso l'Hotel Le Nazioni di Montesilvano, fino all'Istituto di via Tirino e dei costi dell'alloggio, il Comune di Pescara dal 1969 finanzia con delle convenzioni triennali le spese convittuali al fine di integrare quanto viene incassato con le rette e di consentire la frequentazione del convitto agli studenti meno abbienti.

Il 20 settembre 2013, però, è scaduta l'ultima convenzione triennale tra Comune e Istituto alberghiero. Da allora l'Istituto continua la propria attività, anche di convitto, senza alcun aiuto pubblico. Il contributo del Comune, pari ad € 157.848,49 spalmati sui tre anni, nasceva dalla precedente D.G. n. 1151 del 30 dicembre 2010 e serviva ad integrare tutti i pagamenti fatti con le rette.

Con quei fondi l'Istituto riusciva a finanziare colazioni, pranzi e cene (tra pranzi e cene sono circa 6.000 pasti al mese), ma rientrano nella gestione convittuale anche le spese varie per i convittori, come attrezzature informatiche, etc.

Se i contributi non dovessero arrivare, il Convitto annesso all'Alberghiero, che in questi ultimi mesi è sopravvissuto solo grazie al contributo degli studenti, non più sufficiente a garantirne a lungo la sufficienza, sarebbe a rischio chiusura.

In caso di mancato rifinanziamento del Comune si prospetterebbero aumenti delle rette del 70%, un salasso che molte famiglie non potrebbero assolutamente sostenere. La chiusura del convitto comporterebbe anche la perdita di posti di lavoro: 16 unità di Personale educativo più una ventina di unità di personale Ata (assistenti amministrativi, cuochi, guardarobieri, infermiera e collaboratori scolastici).

E' evidente che il sindaco Mascia non può rimanere fermo davanti a questa catastrofe annunciata. Deve intervenire immediatamente e in prima persona, per far sì che venga stipulata una nuova convenzione e per garantire, quindi, agli studenti dell'Alberghiero di poter continuare il loro percorso di istruzione senza disagi e in un istituto di qualità.


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