Inchiesta su concorsi pilotati al Comune di Montesilvano, tempo ormai scaduto per il processo

Imputati l'ex sindaco Pasquale Cordoma e Lorenzo Sospiri

19 Marzo 2014   10:55  

La prescrizione non è ancora ufficiale, ma la notoria lentezza della giustizia ha comportato che il processo per i presunti concorsi pilotati presso il Comune di Montesilvano di fatto ne beneficierà.

Il presidente del collegio Angelo Zaccagnini, infatti, nel corso dell'ultima udienza del dibattimento che vede coinvolti, tra gli altri, l'ex sindaco Pasquale Cordoma ed il consigliere regionale Lorenzo Sospiri, ha fatto riferimento a una direttiva del Csm secondo cui i processi con reati meno gravi, prossimi alla prescrizione e per cui l'istruttoria non è stata aperta non vanno più celebrati e, di conseguenza, devono rinviati a una data prossima o successiva alla maturazione della prescrizione.

L'inchiesta era partita nel 2007, a seguito della decisione dell'amministrazione Cordoma di indire un concorso per reperire 2 istruttori amministrativi, 8 istruttori tecnici, 3 istruttori direttivi amministrativi e 3 istruttori direttivi tecnici. Al concorso presero parte circa 1.400 candidati ma, secondo l'accusa, sarebbe stato viziato da un presunto passaggio delle soluzioni prima dell'inizio.

Nello specifico, Cordoma sarebbe entrato in possesso del plico con le soluzioni e le avrebbe rivelate ad almeno due candidati, oltre che a Sospiri (all'epoca presidente provinciale di AN), il quale a sua volta le avrebbe passate ad altri candidati. Oltre a loro, secondo l'accusa avrebbero fatto altrettanto anche altri imputati.

Le direttive del Csm, tuttavia, hanno di fatto decretato la morte del procedimento, cui hanno indirettamente contribuito anche i grandi processi a carico di Del Turco e D'Alfonso, riguardanti presunti reati decisamente più gravi, che hanno paralizzato per anni l'attività del Tribunale di Pescara.


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