L'Aquila, ben vengano i progressi ma urge guarire dalla pareggite
Una vera e propria "sindrome da pareggio", quella di cui L'Aquila sembra soffrire L'Aquila di Giovanni Pagliari, bloccata sul pari in ben quattro dei cinque incontri sinora disputati di campionato, l'ultimo dei quali l'1-1 conquistato a Pontedera conto il Tuttocuoio.
Quattro punti in cinque gare, quindi, che probabilmente non ridimensionano le ambizioni della compagine rossoblù ma senza dubbio aumentano fin da adesso il distacco dalle prime della classe Ascoli e Pisa, che al contrario a parte un paio di passaggi a vuoto stanno mantenendo le promesse della vigilia del torneo.
Di buono, va presa senz'altro l'ottima reazione della compagine aquilana dopo un avvio decisamente choc conseguente alla fulminea rete di Konate con l'evidente complicità di Giovanni Zandrini. Una partenza che avrebbe potuto condizionare lintero prosieguo del match, spianando ai padroni di casa la strada per un facile successo, ed invece gli uomini di Pagliari sono stati bravissimi a non perdere la lucidità, evitando di attaccare a testa bassa, venendo premiati col pari realizzato da una perla di Andrea Scrugli in versione goleador.
Non sono mancate nemmeno le occasioni per passare in vantaggio, ma un po' di sfortuna ed un po' di scarsa vena degli attaccanti hanno impedito la conquista dei tre punti. Un problema, quello del gol, che va risolto al più presto, se si vuole guarire da una "pareggite" che rischia di diventare cronica, e soprattutto riprendere la marcia verso l'obiettivo minimo prefisso ad inizio stagione, ossia ripetersi sui livelli dello scorso campionato, a partire già dalla sfida di sabato prossimo col San Marino.
In tale ottica, ed alla luce della scarsa vena realizzativa palesata da Perna in questo primo scorcio di campionato, sorge spontanea una domanda: è stata davvero una mossa così opportuna quella di privarsi della "Pantera" Claudio De Sousa, ceduto in prestito al Como?
Lorenzo Ciccarelli
