L'Aquila, l'arrivederci di Emergency con la Mannoia: "Questa città è in guerra da tre anni"

09 Settembre 2012   10:01  

Era la più attesa, la rossa che ha scaldato i cuori degli aquilani prendendo posizione da subito per la città ferita dal sisma, con la raccolta fondi "Amiche per l'Abruzzo" con Laura Pausini e Gianna Nannini e con lo straordinario concerto gratuito a Collemaggio durante la Perdonanza 2010. 

 

Lei la signora della canzona italiana Fiorella Mannoia, ieri ha chiuso la tre giorni dell'11° incontro nazionale di Emergency.

Una serata di musica e leggerezza, e di grandi emozioni.

Prima della Mannoia si sono susseguiti Marina Rei, Paola Turci e Franchie Hi Nrg che hanno stregato il pubblico, infiammato ed emozionato.

 

Ma quando sul palco è arrivata lei, Fiorella Mannoia, arrivano l'urlo l'applauso senza fine delle oltre 2000 persone raccolte tra dentro e fuori il tendone di Emergency in Piazza Duomo.

"Sono sempre tanto emozionata quando vengo qui, tante cose ci legano" ha esordito la Mannoia, ricordando il suo concerto nella stessa piazza Duomo, prima del sisma, nel 2004 e poi tutto quello che e' stato.

"Grazie ad Emergency per essere venuta qui, dove c'è una guerra da tre anni e cinque mesi, guerra contro il populismo, contro il disinteresse, contro chi andava a braccetto con 'chi rideva quella notte'. Ora non bisogna mollare."

 

Poi con voce rotta dalla commozione canta "Io non ho paura" e poi con il pubblico "Sally" ed e' un vero scambio d'amore con L'Aquila.

 

Il concerto si chiude con due mirabili duetti tra Franckie Hi Nrg e Fiorella Mannoia, e poi tutti insieme sul palco con Gino, Cecilia e il pubblico acclmante in piedi sotto il palco:passione, eleganza, ritmo: un trionfo.

Per tutti, gli artisti, Emrgency e L'Aquila: un legame ormai indissolubile come ha suggellato anche Gino Strada dal palco durante la serata. "Dopo tre anni qui c'è una visione spettrale ma le persone, come hanno dimostrato nella partecipazione di questi giorni, hanno deciso che vogliono farcela. Qui abbiamo compiuto i nostri 18 anni - ha  spiegato - alla maggiore età prendiamo un nuovo impegno, a non voltare la faccia, a ricordarci dell'Aquila: saremo con voi".

 

Ed Emergency va via lasciando qualcosa che rischiava di scomparire a L'Aquila: la voglia di comunità, di farcela ma tutti insieme.

E anche qualcosa di più leggero ma straordinariamente essenziale. "Una volontaria Emegency dell'Aquila mi ha ringraziato -ha detto Cecilia Strada- ha detto che abbiamo portato allegria".

 

Emergency a L'Aquila era venuta con il tema "Le parole di Emergency", e certamente le parole comunità, allegria, bellezza e pace sono quelle che l'organzzazione di Gino Strada ha portato a questa città.

 

di Barbara Bologna


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