Lavoratori Coop al Comune: "Accelerare rispetto alle richieste Coop, i nostri posti a rischio"

"Coop vuole investire oltre 10 milioni di euro a L'Aquila"

11 Ottobre 2013   13:42  

Una questione intricata, ma una chiara e immediata necessità: salvare 80 lavoratori.

Stamane una delegazione dei dipendenti Coop ha invitato i capigruppo del Comune ad ascoltare le loro richieste. I lavoratori chiedono che la volontà espressa da Coop, di investire a L'Aquila, sia ascoltata.

Presenti all'appello Ermanno Giorgi, capogruppo del Centro Democratico di Tabacci, e Ettore Di Cesare, capogruppo di Apello per L'Aquila.

Attualmente la Coop è presente a L'Aquila con due punti di vendita, al Torrione e a Bazzano.

“Non abbiamo fermato il lavoro – spiega Emilio Speca di Filcams Cgil- qui c'è una delegazione mentre gli altri lavorano, ma idealmente sono tutti qui. Chiediamo che rispetto ad un lavoro fatto dai lavoratori, dalle sigle sindacali e da Coop che punta ad un investimento di 10 milioni di euro su L'Aquila, che risolverebbe gli esuberi, ci siano risposte. Stanno per scadere gli ammortizzatori sociali”.

La Coop chiede di poter investire su L'Aquila, e punta all'apertura di un nuovo punto nella zona di L'Aquila Ovest, e la sua intenzione è stata espressa con un primo investimento di 6 milioni di euro con un primo impegno di acquisto di un capannone dietro il motel Amiternum (Dove si trovava Dico, ndr). Un capannone che ha già destinazione di uso commerciale.

Secondo alcune indiscrezioni la Coop però punterebbe anche al capannone a fianco che è ad uso artigianale. Quindi per dare spazio alla volontà di Coop bisognerebbe passare attraverso un cambio di destinazione d'uso, ma perché tutti siano trattati allo stesso modo, questo rialzerebbe moltissimo i costi. Per cui il cambio di destinazione deve avvenire prima di un allargamento di Coop. Tutto questo però ha a che vedere soprattutto con il piano di sviluppo commerciale del Comune.

Allo stato attuale c'è il delicatissimo problema di mantenere la Coop a L'Aquila, per salvare i lavoratori.

Al punto del Torrione sulla testa dei lavoratori pende anche la richiesta della proprietà che punta ad un rialzo di affitto.

“La proprietà – racconta Speca- ha fatto ingiunzione di sfratto, poi dopo la nostra protesta è tutto fermo. Coop che ha il diritto di prelazione e pagherebbe il 33% in più e ora attende di sapere la decisione del proprietario (Baldoni, ndr)".

“Noi stiamo già lavorando con contratti di solidarietà -spiega il sindacalista di Filcams Cgil- senza avremmo 30 persone che non lavorerebbero, ora siamo a rischio. Stanno per scadere gli ammortizzatori sociali. Siamo qui non per protestare contro il Comune, ma per chiedere che l'impegno preso verso Coop sia effettivamente preso. Abbiamo sollecitato l'amministrazione, si stanno impegnando, ma l'andamento è lento. Si definisca tutto in Consiglio comunale e si rendano conto che c'è fretta. Devono accelerare – conclude Speca- a aprile siamo finiti”.

di Babara Bologna
immagini e montaggio Marialaura Carducci


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