Maurizio Brucchi e Luigi Albore Mascia due esempi da seguire?

02 Gennaio 2014   10:06  

Maurizio Brucchi e Luigi Albore Mascia sono due dei tre sindaci dei comuni capoluogo che finiranno in questo 2014 il loro mandato.

Il primo, sindaco di Teramo da quando Gianni Chiodi ha lasciato per governare l'Abruzzo, già ampiamente riconfermato come candidato.

Il secondo, salito in carica dopo lo scandalo dell'ex sindaco Luciano D'Alfonso, poi assolto, che invece fatica a trovare la riconferma necessaria, anzi trova nel solito Guerino Testa ancora una volta l'avversario da battere in casa.

Destini diversi, popolazioni diverse, ma stesso modo di gestire la cosa pubblica, almeno in questa fine d'anno.

Maurizio Brucchi che tramite il suo assessore agli "eventi" Campana viene sonoramente fischiato (così dice l'associazione Teramo 3.0) quando sale sul palco del veglione in piazza a Teramo.

Il tutto costato alle casse comunali oltre 60mila euro di cui 32mila di contributo straordinario regionale che il suo predecessore Gianni Chiodi gli ha concesso in extremis.

Evidentemente non è piaciuta la scelta di trasformare il capodanno nel "primo" grande spot elettorale del chirurgo prestato alla politica. Peccato che a farne le spese sia stato anche il figlio che il sindaco portava con se.

Dall'altro lato il sindaco dannunziano Albore Mascia che continua con la sua pubblicità su cartelloni e quotidiani che ben poco ha a che fare con la comunicazione istituzionale, dopo gli auguri di Buon Natale, i pescaresi gli hanno pagato anche quelli di Buon Anno per una spesa che non è dato conoscere.

Si sa l'Epifania tutte le feste si porta via, allora aspettiamoci tanto carbone per la scarsissima capacità di interpretare i tempi di crisi di questi due amministratori!


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