Mia Casa Abruzzo chiede il “riscatto graduale e sociale” delle Case Popolari ex-GESCAL

07 Dicembre 2012   13:31  

Il Coordinamento regionale del Mia Casa d'Abruzzo, riunitosi presso la Sala Consiliare del COMUNE di PESCARA ha approvato alla unanimità dei presenti la proposta elaborata dalla Assemblea Regionale degli Inquilini ATER e Assegnatari ex-GESCAL di “chiedere ufficialmente” al Presidente della 2^ Commissione Consiliare Luca Ricciuti di inserire all'Ordine del giorno della prossima seduta, l'esame della Proposta di Legge per il ripristino del “riscatto graduale e sociale” delle Case Popolari ex-GESCAL, il cui testo articolato il 12 ottobre scorso è stato trasmesso alla Commissione medesima dal Presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano, nelle mani del quale è stata consegnata attraverso una “Petizione Popolare” prevista dallo Statuto della Regione Abruzzo, quale alta forma di “partecipazione” dei Cittadini.

Il Coordinamento chiede alla 2^ Commissione di trasmettere con urgenza tale proposta di legge al Consiglio regionale, affinchè lo esamini e lo approvi prima dell'eventuale scioglimento anticipato delle Camere.

A tale proposito, tutti i presenti alla Assemblea Regionale del Mia Casa d'Abruzzo riunita a Pescara, hanno sottoscritto un “appello solenne” rivolto al Consiglio regionale, ai Presidenti del Consiglio e della Regione, Nazario Pagano e Gianni Chiodi, ai Capi-Gruppo consiliari e all'Assessore regionale alla Edilizia Residenziale Pubblica Angelo Di Paolo, affinché questa importante legge per il “riscatto” venga approvata con urgenza e possa così entrare in vigore prima dello svolgimento delle prossime elezioni politiche per il rinnovo del Parlamento, con la condivisione e senza osservazioni da parte del Governo nazionale.

La “attenzione e partecipazione” ai lavori della 2^ Commissione e alle sedute del Consiglio regionale da parte degli Inquilini abruzzesi saranno “altissime”, poichè la ventilata e minacciata “vendita generalizzata”, anche in blocco, di interi edifici e caseggiati aperta al mercato speculativo immobiliare, provocherà uno “sconvolgimento” della vita quotidiana di tante famiglie abruzzesi le quali, non avendo i mezzi economici per acquistare la loro attuale abitazione, saranno sottoposte a “mobilità obbligatoria e forzosa”, e perderanno, anche per il futuro, la possibilità di accesso al “riscatto” proprio di quelle stesse CASE GESCAL (Gestione Case per i Lavoratori), costruite anche in Abruzzo dalla “Legge Fanfani INA-CASA” in poi, con il contributo diretto dei lavoratori dipendenti e dei pensionati che oggi si ritrovano ancora senza una abitazione stabile e sicura per le proprie famiglie e, in particolare, per i loro figli.

Dal 1978 al 2005 sono stati attribuiti alla Regione Abruzzo e trasferiti all’Assessorato Regionale ai Lavori Pubblici e Politica della Casa circa 750 milioni di euro prelevati “direttamente” dai fondi GESCAL e dalla Cassa Depositi e Prestiti per la Edilizia Residenziale Pubblica.

Dall’entrata in vigore della Legge Regionale n. 55 del 1986 e fino ad oggi i 5 ex-IACP e le “nuove” 5 ATER hanno “incassato” dagli inquilini più di 260 milioni di Euro.

Per cercare di impedire per via istituzionale un simile “arbitrio”, nel corso dell'Assemblea, gli Inquilini hanno firmato un ricorso al Difensore Civico Regionale Dott. Nicola Sisti, chiedendone l'intervento, per quanto di competenza.

 

per il Coordinamento regionale Mia Casa

Pio Rapagnà – ex Parlamentare


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