Operazione anti-inquinamento della Guardia costiera di Pescara nel canale d'Otranto

30 Agosto 2012   17:53  

Non solo missioni di ricerca e soccorso della vita umana in mare, ma anche attività finalizzate alla salvaguardia dell’ambiente marino sono quelle che maggiormente impegnano gli equipaggi del 3° Nucleo Aereo Guardia Costiera di Pescara.

Oggi, in mattinata, è pervenuto l’allarme di un possibile inquinamento rilevato dal satellite Clean Sea Net dell’EMSA (European Maritime Safety Agency). Il velivolo Manta 10-02 del Reparto volo pescarese della Guardia Costiera è decollato immediatamente facendo rotta verso il Canale d’Otranto, direttrice primaria dei traffici marittimi da e per l’Adriatico.

L’attività di monitoraggio antinquinamento, con l’ausilio dei sofisticati apparati di bordo in grado di rilevare le differenze di temperatura della superficie marina, nonché la presenza di sostanze inquinanti, ha individuato a circa 20 miglia al largo di Ostuni una macchia in superficie riconducibile a inquinamento da idrocarburi dalla lunghezza di 8 miglia per una larghezza di 100 metri. Data la direzione ovest-est, si suppone che la chiazza sia stata provocata dallo sversamento a mare delle acque di sentina da parte di qualche mercantile.

Molte navi infatti, per evitare l’ingente spesa dello smaltimento delle acque di sentina presso le idonee strutture portuali, sversano talvolta direttamente in alto mare i residui oleosi della sala macchine, contravvenendo alle disposizioni impartite dal Codice della Navigazione.

Per tale censurabile comportamento illecito si è provveduto a trasmettere i dati raccolti alla Procura della Repubblica con una denuncia contro ignoti.


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